La società pubblica Alia Servizi Ambientali approva il primo bilancio consolidato, dopo la fusione con Acqua Toscana (che ha portato in dote il 53% di Publiacqua), Consiag e Publiservizi (con effetti dal 1 febbraio 2023) e il consolidamento del Gruppo Estra (dal 1 luglio 2023, grazie al patto di sindacato firmato con Coingas), che ha dato vita alla cosiddetta Multiutility toscana.
Ricavi a 1.086 milioni di euro, ebitda a 137 milioni
Nella nuova veste di gruppo dei rifiuti e del gas (Publiacqua non può ancora essere consolidata perché la governance è in mano al socio Acea), Alia ha realizzato nel 2023 ricavi per 1.086,3 milioni di euro con un margine operativo lordo (ebitda) di 137,4 milioni. L’utile netto consolidato è di 46,6 milioni di euro. Gli investimenti sono arrivati a 162 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione, presieduto da Lorenzo Perra, proporrà ai Comuni-soci un dividendo pari a 33 milioni di euro (l’anno scorso Alia aveva distribuito 28 milioni; Estra ne aveva distribuiti 11), “risorse che influiranno in maniera significativa sui servizi per la collettività”, afferma l’azienda.
La tariffa rifiuti aumenta del 3% a Firenze
Nel comunicato con cui ha diffuso i dati di bilancio, Alia fa il confronto col 2022 – anno in cui l’azienda si occupava solo di rifiuti e non anche di gas, e dunque aveva un perimetro diverso – e sottolinea “la creazione di valore per tutti gli stakeholder e l’impegno nel garantire la qualità e la continuità dei servizi e la loro costante innovazione”. A proposito di rifiuti, proprio ieri il Comune di Firenze ha annunciato un aumento della tariffa del 3,2% per il 2024 (e del 5,5% per il 2025), sottolineando che è inferiore all’inflazione e che, applicando le indicazioni dell’autorità nazionale Arera, gli aumenti sarebbero arrivati al 9.6% sia nel 2024 che nel 2025.
Aumenta (di 500 milioni) l’indebitamento
Il consolidamento di Estra ha portato in dote ad Alia più ricavi e più margine, ma anche un aumento dell’indebitamento finanziario netto, salito a 672,4 milioni (507,6 milioni di euro in più rispetto al 2022, di cui 447,3 di competenza Estra). Ma il presidente esecutivo di Estra, Francesco Macrì, esulta: “Estra è parte integrante del progetto Multiutility e tutti i dati dimostrano che stiamo percorrendo una strada che porta a risultati positivi per le amministrazioni pubbliche e quindi per i cittadini. Avanti con aumento dei dividendi, degli investimenti e con l’alleggerimento di bollette e tariffe”.
Perra e Irace sono soddisfatti ma puntano a migliorare
Soddisfatto per i risultati è anche Perra: “I risultati confermano la validità del percorso di aggregazione in cui siamo impegnati con tenacia e grande determinazione. Il progetto è in continua evoluzione e, proprio per questo motivo, dal futuro ci attendiamo un ulteriore e sensibile miglioramento sia sul fronte dei ricavi sia per quanto riguarda l’andamento dei costi, oltre a una crescente capacità di investimento, che rappresenta il vero valore aggiunto dell’intero percorso, con benefici concreti per tutti i territori e le comunità da noi servite”. Aggiunge l’amministratore delegato Alberto Irace: “Il progetto Multiutility è avviato su un sentiero di crescita che garantisce più infrastrutture alle comunità servite e, allo stesso tempo, maggiore efficienza e indipendenza tecnologica. I risultati economici confermano la validità della strategia perseguita da azionisti e management’”.
In arrivo la gara per selezionare il socio privato di Publiacqua
Sullo sfondo resta la quotazione in Borsa della Multiutility, che nei prossimi mesi sarà chiamata a superare due ostacoli: ottenere il conferimento delle azioni di Estra detenute da Coingas Arezzo (per adesso c’è un patto di sindacato con Alia) e da Intesa Siena; accompagnare all’uscita il socio privato di Publiacqua, la romana Acea, per scadenza della concessione del servizio idrico integrato al 31 dicembre 2024 e accogliere un nuovo socio privato con poteri e quota azionaria più contenuta (il 30%). La gara per selezionarlo, che sarà fatta dall’Autorità idrica toscana, è attesa entro l’estate: il modello di affidamento a una società mista pubblico-privata è stato già deliberato nel luglio scorso. Nei prossimi giorni arriverà la delibera di Ait con gli indirizzi per indire la competizione: la partita si giocherà sul prezzo che sarà disposto a pagare un socio con poteri limitati.
Silvia Pieraccini