Tra le 20 aspiranti matricole selezionate da Borsa Italiana (gruppo Euronext) per partecipare al percorso di preparazione al mercato azionario – da oggi 1 febbraio per i prossimi sei mesi – c’è anche un’azienda toscana: si tratta di Alia Servizi Ambientali, la società a capitale pubblico che gestisce i rifiuti nell’area centrale della regione e che sta portando avanti il progetto della cosiddetta Multiutility.
Il Programma IPOready prevede lezioni con operatori del mondo finanziario
Il programma a cui le 20 aziende partecipano si chiama IPOready (“pronto per la quotazione”) e gli insegnanti sono operatori del mondo finanziario come advisor, banche d’affari, consulenti legali, imprese già sul listino. L’obiettivo è imparare come si costruisce una equity story, quali sono le aspettative degli investitori, come mettere a punto le strategie sostenibili, sempre più centrali. Il filo che unisce le 20 aziende selezionate è l’ambizione alla crescita, declinata in vari modi: nel caso di Alia non si tratta di gestire il passaggio generazionale con l’ingresso di nuovi azionisti, né di acquisire visibilità per internazionalizzarsi, ma piuttosto di trovare sul mercato le risorse per finanziare nuovi investimenti.
Polemiche sulla quotazione in Borsa
La quotazione in Borsa della società fiorentina – che ha chiuso il bilancio 2022 con ricavi per 422,7 milioni di euro (+11% sul 2021), un ebitda di 65,4 milioni (+52,9%), e un utile netto di 22,4 milioni (+125,8%) – è stata al centro di polemiche negli ultimi mesi. La discussione ruota intorno all’opportunità di proseguire il percorso verso la Borsa oppure di interromperlo o di posticiparlo. In ogni caso sembra difficile che la quotazione possa essere raggiunta prima del 2025, anno in cui Alia potrà consolidare sia il gas di Estra che l’acqua di Publiacqua (il 31 dicembre 2024 scadrà la concessione che finora ha affidato la governance alla romana Acea), diventando così una vera multiutility.
Silvia Pieraccini