La sindaca di Poggibonsi Susanna Cenni è la nuova presidente di Anci Toscana, l’associazione regionale dei Comuni. Cenni è stata eletta a stragrande maggioranza (solo lei stessa si è astenuta) durante l’assemblea congressuale di Anci Toscana, che si è tenuta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, presenti oltre 150 tra sindaci e amministratori. La sua era una candidatura unitaria.
“Ringrazio i colleghi e le colleghe per la fiducia – ha detto la presidente – Iniziamo un percorso che dovrà vederci lavorare assieme, piccoli, grandi, medi Comuni, con un medesimo obiettivo che è quello fare del nostro meglio per rendere strumenti, bilanci e norme più adeguati a rispondere pienamente alle nostre comunità. Comunità di cui siamo i primi interlocutori e di cui dobbiamo, per primi, prenderci cura affrontando criticità e trovando soluzioni. Oggi qualsiasi riforma si intenda fare a livello nazionale e regionale, è necessario che veda un ruolo forte, chiaro ed attivo dei sindaci”.
Cenni: “Abbiamo un patrimonio enorme da far crescere ancora”
“Nel tempo, anche da altri livelli istituzionali, ho seguito e apprezzato i temi, le istanze, le battaglie di Anci Toscana. – ha proseguito Cenni – Un patrimonio enorme che abbiamo costruito e che adesso dobbiamo far crescere ancora. Fra i temi da affrontare c’è quello della fiscalità locale, prevedendo per i Comuni maggiore possibilità di decisione e di autonomia, il necessario patto politico-istituzionale fra le città e le aree interne della Toscana che offra ad ogni Comune pari dignità, l’opportunità di incentivare le Unioni e le gestioni associate, proprio perché occorre lavorare insieme. Oggi, inoltre, alla guida di tanti Comuni ci sono donne e credo che questo rappresenti, pur nella differenza dei punti di vista, una possibilità ancor più forte di costruire risposte mirate ai temi della violenza di genere e della parità in ogni ambito della vita economica, sociale, civica”.
“Ringrazio chi ha proposto la mia candidatura, chi mi ha sostenuto e votato – ha concluso – Grazie a Simone Gheri, pilastro fondamentale di Anci e a Matteo Biffoni per il grande lavoro e la grande capacità di rappresentanza che ha saputo esprimere. Grazie a chi mi ha accompagnerà in questo percorso che costruiremo insieme”. Qui il suo intervento integrale
Susanna Cenni è nata a Monteroni d’Arbia nel 1963, e vive a Poggibonsi dal 1966. Ha cominciato il suo percorso nelle istituzioni come consigliera comunale di Poggibonsi dal 1985 al 1990, ed è stata il primo presidente dell’Ato 6 dell’Ombrone per la gestione delle risorse idriche dal 1997 al 2000. Poi il lungo impegno nella Regione Toscana: dal 2000 è stata assessora regionale al Turismo, commercio e terme e dal 2005 assessora regionale all’Agricoltura, foreste, caccia, pesca e alle Politiche di genere. E’ stata deputata alla Camera per tre legislature, dal 2008 al 2022, occupandosi prevalentemente di agricoltura, ambiente, diritti e pari opportunità, scrivendo numerose proposte di legge, alcune delle quali oggi sono leggi dello Stato. Ha fondato l’Associazione “Demetra” in Valdelsa a difesa dei diritti delle donne.
E’ sindaca di Poggibonsi dal 25 giugno scorso, quando è stata eletta con il 60,6% dei voti.
Susanna Cenni è sposata; ama leggere, camminare, la fotografia e i viaggi; ha una passione per la scrittura, il teatro e la danza (che pratica nel tempo libero).
Vicepresidente il sindaco di Piombino Ferrari
Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari è stato eletto vicepresidente. “Quando si riceve un incarico siamo tutti molto motivati – ha detto – Darò il mio massimo impegno in aiuto alla presidente, al direttivo, a tutti i sindaci della Toscana. Noi tutti siamo il primo avamposto dei cittadini. Anci Toscana è uno strumento valido ed efficace a cui riconoscere fondamentale importanza per autare i sindaci ad affrontare i problemi dei Comuni e dei cittadini”.
L’assemblea di Anci Toscana ha anche eletto all’unanimità gli altri vertici dell’Associazione. Simone Gheri è stato confermato direttore.Questi i componenti del consiglio direttivo: Susanna Cenni sindaca di Poggibonsi; Giampiero Fossi sindaco di signa; Alberta Ticciati sindaca di Campiglia Marittima; Serena Arrighi sindaca di Carrara; Luca Salvetti sindaco di Livorno; Ilaria Bugetti sindaca di Prato; Roberta Casini sindaca di Lucignano; Michelangelo Betti sindaco ci Cascina; Alessio Mantellassi sindaco di Empoli; Federico Balocchi sindaco di Santa Fiora; Raffaella Mariani sindaca di San Romano Garfagnana; Gilda Diolaiuti sindaca di Pieve a Nievole; Nicola Armentano consigliere comunale di Firenze; Alessandro Ghinelli sindaco di Arezzo; Francesco Ferrari sindaco di Piombino; Matteo Arcenni sindaco di Terricciola; Michele Conti sindaco di Pisa; Riccardo Megale assessore comunale di Grosseto; Manuela Del Grande sindaca di Santa Maria a Monte; Mario Pardini sindaco di Lucca.
Confronto in Palazzo Vecchio. Funaro: “Abbiamo bisogno di Anci”
Prima del voto, mattinata di confronto nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, gremito da 150 sindaci e amministratori, per la prima parte dei lavori dell’assemblea congressuale di Anci Toscana.
Ad aprire i lavori la sindaca di Firenze Sara Funaro, che dopo aver ricordato come il Salone sia il luogo ideale per un evento così importante, ha sottolineato la fondamentale importanza per i Comuni del lavoro condiviso, della collaborazione e del reciproco sostegno. “Abbiamo bisogno di Anci Toscana, per tutti noi un vero concreto sostegno per realizzare il nostro ‘disegno comune’, come recita il titolo dell’assemblea di oggi”.
E’ poi intervenuta il prefetto di Firenze Francesca Ferrandino, che ha voluto ricordare le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “I Comuni sono l’Italia”. E si è soffermata sul tema della sicurezza urbana, imprescindibile per la libertà dei cittadini, e della necessità del rapporto interistituzionale tra Forze dell’ordine e Comuni.
Da parte sua, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo si è soffermato in particolare sulla prossima riforma del Cal (il consiglio delle autonomie locali) e della necessità di risorse per gli enti locali, della sfida comune che attende i territori. Piccolo fuori programma: il saluto di Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato fino a pochi mesi fa, applaudito lungamente. “Grazie per l’affetto e la vicinanza, l’Anci è la nostra casa” ha detto, ricordando brevemente alcune tappe fondamentali del suo lungo percorso alla guida dell’associazione, concludendo dicendo “ascoltate i sindaci e nessuno si farà male”.
Gheri: “Abbiamo affrontato sfide inedite”
A seguire il direttore di Anci Toscana Simone Gheri, che ha sottolineato come negli ultimi cinque anni Anci Toscana si sia trovata “ad affrontare sfide inedite, qualcuna addirittura impensabile: su tutte la pandemia, e poi il Pnrr, gli effetti del cambiamento climatico. Sfide che ci hanno messo alla prova, ci hanno preoccupato, talvolta non ci hanno fatto dormire la notte; ma ci hanno sicuramente fatto diventare più forti e consapevoli. Consapevoli del nostro ruolo, di quanto e come possiamo essere vicini ai sindaci e agli amministratori, di quanto una struttura come la nostra, seppure relativamente piccola, possa davvero incidere nella realtà istituzionale della nostra regione”.
“Mi piace molto il clima che c’è qui stamani, indipendentemente dai colori politici – ha detto il sindaco di Livorno Salvetti – Non voglio nascondere che in questi giorni sono stato chiamato dai giornalisti, perché il mio nome girava tra i possibili candidati. Ebbene, io ripeto che i nomi non sono importanti: importanti sono i problemi che tutti noi dobbiamo affrontare insieme. E dunque faccio un grandissimo in bocca alla presidente, e mi metto a disposizione per offrire il mio contributo, per affrontare insieme temi come i piccoli Comuni, la costa, la sicurezza urbana, il Pnrr, le sfide ambientali”.
La parola poi al presidente della regione Eugenio Giani, che ha sottolineato la necessità di lavorare insieme ai Comuni e ai sindaci, definiti “i principali riferimenti per i cittadini sul territorio”, per “sviluppare insieme un rapporto già intenso, che continui ad andare oltre le appartenenze politiche”. (redsg)