Il Mef scenderà ancora, entro fine anno, nel capitale di Banca Mps, dopo le operazioni di collocamento già effettuate a novembre 2023 e a marzo di quest’anno, in un “autunno particolarmente intenso con il collocamento della tranche di Poste, già annunciato, e quello di Mps”. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, secondo il quale “Mps può e deve diventare un player nel sistema bancario italiano nel nuovo assetto che verrà a definirsi in futuro”. Dunque, secondo Giorgetti, “la prospettiva è creare un progetto industriale nel medio periodo perché è quello che ci richiede il sistema”.
L’ammontare di azioni Mps che verrà venduto dal Mef “dipenderà dalle condizioni di mercato”, ha precisato il direttore generale del Tesoro, Marcello Sala, intervenuto come lo stesso Giorgetti all’evento “Future of Finance: Italy Economic Outlook 2024”. Sala ha ricordato che “ciò che il governo ha preso è l’impegno con la Dg Comp di andare sotto un certo livello di proprietà entro il 2024, ed è ciò che stiamo facendo”, sottolineando che “la grande differenza” tra un anno e mezzo fa e adesso “è che adesso ci sono più opzioni e si può scegliere tra terzo polo, standalone, banca regionale, un’aggregazione”, mentre un anno e mezzo fa l’opzione “era solo ristrutturare la banca”, quindi “ora abbiamo le opzioni e decideremo sulla base di quello che è interessante per la banca e gli azionisti”. (lt)