Il rendering di un parco eolico
Alle critiche sui progetti in terra toscana, la società energetica Sorgenia (controllata dal fondo infrastrutturale italiano F2i) ci è abituata. Negli ultimi anni ha affrontato polemiche e ricorsi sulla centrale geotermica da 10 megawatt proposta in Val di Paglia, ai piedi del monte Amiata, autorizzata dalla Regione ma avversata dalla Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio di Siena, Grosseto Arezzo (che, attraverso il ministero della Cultura, aveva presentato ricorso per motivi ambientali): nel settembre 2022 il Governo Draghi ha dato il via libera a quella centrale, esercitando una prerogativa prevista dalla legge, insieme col via libera a un altro impianto contestato in Mugello, quello eolico da 29,6 Mw sul Monte Giogo proposto dalla multiutility Agsm Verona.
Presentate 500 osservazioni al progetto
Ora Sorgenia – che in Toscana ha in programma anche due impianti fotovoltaici a Grosseto e a Collesalvetti – è pronta ad affrontare un’altra battaglia: quella per realizzare un impianto eolico nel Comune di Pitigliano, località Rempillo, formato da sei pale alte 210 metri, per 37,2 megawatt di potenza. Contro l’impianto si è schierata la comunità locale e l’amministrazione comunale, tanto che sono state presentate 500 osservazioni al progetto (che ha avviato anche l’iter di valutazione d’impatto ambientale al ministero). Di fronte a questa contrarietà, la società energetica ha diffuso oggi, 27 febbraio, una nota in cui spiega di aver “studiato il progetto e la sua localizzazione con grande cura e attenzione con la volontà di creare un modello di produzione da fonte rinnovabile compatibile sotto ogni aspetto”, che possa diventare “un intervento funzionale agli obiettivi energetici della Regione Toscana”.
Sorgenia assicura la riduzione della bolletta elettrica
Sorgenia segnala anche ricadute positive che potranno derivare dall’impianto, come una “significativa riduzione” della componente energia nella bolletta grazie al fatto che “parte della produzione rinnovabile potrà essere destinata agli abitanti di Pitigliano”. Per l’impianto – assicura la società – sono “state scelte le migliori tecnologie oggi disponibili” così da garantirne “la massima efficienza e compatibilità ambientale”. “La grande distanza tra le turbine, ad almeno 600 metri una dall’altra – continua la nota – minimizza l’impatto potenziale sull’avifauna. Inoltre, per ridurre la visibilità delle pale, è stata scelta una localizzazione che non è visibile dal centro storico di Pitigliano”. La nota si conclude auspicando un “dialogo collaborativo” con le Autorità competenti per far emergere “la bontà dell’iniziativa”.
Silvia Pieraccini