La Fimer, azienda specializzata in inverter per impianto fotovoltaici di Terranuova Bracciolini (Arezzo), è stata ammessa dal tribunale di Arezzo al concordato in continuità diretta: una decisione presa sulla base del piano industriale presentato lo scorso 28 giugno che, sostiene l’azienda, prevede il pieno sviluppo delle attività produttive di inverter fotovoltaici e delle soluzioni di ricarica per veicoli elettrici, e il progressivo superamento della crisi finanziaria che ha colpito l’azienda già durante l’emergenza pandemica.
“Elemento essenziale per il ritorno a pieno regime delle attività produttive previste dal piano industriale – afferma Fimer in una nota, annunciando l’ok al concordato – è il supporto di nuova finanza per 45 milioni di euro, autorizzata dal Tribunale di Arezzo, che verranno erogati dalla società Generalfinance. Tale supporto è finalizzato a finanziare l’acquisto delle materie prime e componenti indispensabili per avviare il recupero dell’attività produttiva che, a fronte di un pacchetto ordini molto elevato, permetterà di finanziare l’avvio della produzione delle nuove piattaforme prodotto recentemente lanciate (e pronte per aggredire il mercato) caratterizzate da un alto grado di avanguardia tecnica, affidabilità e competitività nel campo dell’energia solare e della mobilità elettrica”.
Regione Toscana chiede un confronto
La Regione Toscana, appresa la notizia dell’ammissione di Fimer al concordato, chiede ora l’apertura di un confronto con le organizzazioni sindacali e le istituzioni nel merito del piano e del futuro dello stabilimento di Terranuova, e dei lavoratori – circa 700, contando i dipendenti diretti e l’indotto. “L’obiettivo – sostiene Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per il lavoro – è quello di fare chiarezza una volta per tutte su una vertenza che riguarda centinaia di lavoratori e che la Regione segue da tempo”.