L'ingresso dell'hotel Ruby in piazza della Libertà a Firenze
Tre anni di lavori, più di 25 milioni di investimento: così uno dei palazzi ottocenteschi color salmone di piazza della Libertà a Firenze, per lungo tempo nel portafoglio di Fondiaria e oggi proprietà di Gb Invest Holding della famiglia pistoiese Nesti, attiva nell’hospitality e nel real estate, è stato ristrutturato con una nuova destinazione: non più direzionale ma alberghiera.
Il gruppo tedesco sbarca in Italia
L'”inquilino” è il gruppo alberghiero tedesco Ruby che sbarca così in Italia col suo 19esimo hotel quattro stelle da 118 camere (cinque tipologie, dimensioni da 17 a 47 mq) affacciato sulla piazza, dallo stile contemporaneo, giovane e funzionale (prezzi a partire da 120 euro, già aperto da qualche mese ma inaugurato nei giorni scorsi). Il fondatore della catena, Michael Struck, lo definisce ‘lean luxury’ (lusso snello); in sostanza è un mix di design accattivante, servizi essenziali e prezzi accessibili.
Spazio per co-working e terrazza con vista
L’albergo non ha ristorante (ma sotto le logge del palazzo aprirà una bottega con proposte food), ma ha un bar versatile (chiamato Ruby Bea) e uno spazio per coworking (chiamato Ruby Dante) con sale riunioni, che dà accesso a una terrazza sul tetto con vista su Firenze. La progettazione è stata curata da Genius Loci Architettura, il consulente immobiliare è la fiorentina Progenia.
La scommessa è il rilancio di piazza della Libertà
L’apertura di Ruby a Firenze segna l’arrivo di una nuova formula, destinata a un viaggiatore moderno che cerca comfort, design, ambienti piacevoli, letti comodi e camere insonorizzate. Ma segna anche l’avvio della riqualificazione di piazza della Libertà, progettata da Giuseppe Poggi per celebrare Firenze Capitale insieme con i viali di circonvallazione. Ora che stanno terminando i lavori della linea tramviaria, l’hotel Ruby, che occupa il lato sud-est della piazza e può contare sul rifacimento del basolato del portico e su una nuova illuminazione, aspetta i negozi che apriranno sotto i portici e spera nel rilancio della zona.
Silvia Pieraccini