Ása Skúladóttir, islandese, ricercatrice presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze, ha vinto uno Starting Grant dell’European Research Council (ERC), pari a 1,5 milioni di euro, per un progetto di ricerca che studia l’origine della Via Lattea e dei suoi elementi chimici.
Il prestigioso finanziamento europeo, che premia ricercatrici e ricercatori protagonisti a livello internazionale di indagini innovative, supporterà “Treasures: Digging into Dwarf Galaxies”, progetto che utilizzerà nuovi dati relativi alle galassie nane che circondano la Via Lattea per cercare la risposta a interrogativi come le proprietà delle prime stelle dell’universo o la creazione e la distribuzione nel cosmo di elementi come il carbonio, il ferro e l’oro.
Lo studio della Via Lattea
“Come tutte le galassie più grandi, l’attuale Via Lattea si è formata da una sequenza di fusioni di galassie nane più piccole nel corso della sua vita – spiega la ricercatrice -. Intorno alla nostra galassia ci sono ora dozzine di galassie nane conosciute e le così dette «correnti stellari», cioè flussi di stelle che pensiamo siano associate a vecchie galassie nane distrutte durante la loro interazione con la Via Lattea”.
Analizzerà le stelle con il più grande telescopio del mondo
Treasures potrà avvalersi dei risultati di altre due importanti investigazioni: la missione spaziale Gaia che, promossa dall’Agenzia Spaziale Europea, otttiene spettri di alta qualità delle singole stelle, e la ricerca 4dwarfs, diretta dalla stessa Skúladóttir, che utilizzerà il nuovo potentissimo spettrografo 4Most posizionato sul più grande telescopio al mondo, Vista (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy), situato nell’osservatorio del Paranal in Cile. Il progetto, nel periodo 2024-2029 raccoglierà i dati delle galassie nane e delle correnti stellari conosciute del cielo meridionale.
Ása Skúladóttir, dopo studi in Danimarca e in Olanda, ha fatto ricerca in Germania al Max Planck Institute for Astronomy di Heidelberg. Nel 2019 è venuta a Firenze dove fa parte del team guidato da Stefania Salvadori, docente Unifi a sua volta vincitrice nel 2018 di uno Starting Grant dell’European Research Council per il progetto Nefertiti sull’origine delle prime stelle e delle prime galassie.