E’ presto per valutare l’impatto dei dazi Usa sull’attività di Baker Hughes, ma le attività in Toscana di Nuovo Pignone non corrono rischi: Lorenzo Simonelli, presidente e amministratore delegato di Baker Hughes, ha rassicurato tutti sui progetti di sviluppo del colosso per le tecnologie dell’energia, che ha ricevuto il Pegaso d’oro della Regione Toscana. Il riconoscimento della Regione arriva a pochi giorni di distanza dalla scelta di un progetto di Nuovo Pignone – robotica per il monitoraggio e l’ispezione di infrastrutture energetiche – fra i primi sei finanziati col bando per l’attrazione di investimenti esteri in ricerca e sviluppo.
“Firenze è importante per noi, investiamo in Italia”
Rispondendo alle domande dei cronisti su ipotesi di reshoring negli Usa, Simonelli ha sottolineato che “noi abbiamo una capacità qui che riteniamo molto importante, e infatti stamattina i miei colleghi parlavano di piani di investimento e sviluppo in più qui in Italia. Quindi noi vediamo la possibilità di fare in tanti paesi l’eccellenza, Firenze è un centro molto importante per noi e continua a esserlo. Si fanno prodotti diversi nei vari posti, quindi quello che si fa qui si fa qui”.
Sul nuovo assetto del commercio mondiale che sta prendendo forma con la guerra dei dazi “in questo momento stiamo guardando giorno per giorno i cambiamenti, quindi noi stiamo analizzando i vari scenari”, ma “è un po’ presto per dare delle indicazioni”, ha detto il presidente di Baker Hughes, rimarcando che “noi produciamo ed esportiamo in tutto il mondo, e importiamo anche prodotti qui, quindi si deve vedere tutto l’aspetto della catena del valore e vedere quella che sarà la situazione finale. Direi che è un po’ presto per dare delle indicazioni su quello che sarà, molto è ancora in gioco. Direi che nelle prossime settimane, ovviamente, si saprà meglio come si svolge, poi nei prossimi mesi si vedrà come si conclude e poi andiamo avanti. Alla fine i prodotti che costruiamo qui sono essenziali per il mercato dell’energia, quindi noi siamo qui per dare i prodotti che servono”.
Per Baker Hughes “il 2024 è andato molto bene – ha aggiunto Simonelli -, l’energia continua a crescere, noi continuiamo a vedere un mercato positivo: ovviamente ci sono anche delle variabili che si devono aggiustare nel tempo, comunque la direzione nell’energia è positiva. In questo momento il petrolio c’è e serve, però il gas è quello che tira di più, specialmente quando si vede la realtà del consumo dell’energia che non solo qui in Europa, ma anche in Asia e in paesi in via di sviluppo continua a crescere. Quello che facciamo noi in Nuovo Pignone con l’aspetto dei compressori, le turbine, la liquefazione del gas naturale, serve per trasportare il gas, cosa essenziale. Stiamo facendo dei progetti in Qatar, negli Stati Uniti, in Malesia, quindi dappertutto, ovunque andate troverete Baker Hughes, i compressori di Nuovo Pignone”.
“Un riconoscimento all’eccellenza e al saper fare”
E’ stato il presidente della Regione, Eugenio Giani, a consegnare il Pegaso a Simonelli, “un toscano – ha ricordato – cresciuto a San Quirico d’Orcia dove ancora vivono suo padre e sua sorella: la sua carriera l’ha fatta in Inghilterra, poi negli Stati Uniti, e oggi si trova al vertice di un’impresa di straordinario livello. Baker Hughes è un colosso mondiale, che in Toscana significa il Nuovo Pignone con gli stabilimenti di Firenze, di Avenza, di Massa, sono 6.000 dipendenti che generano un fatturato di straordinario valore. L’uomo, accanto a questi aspetti da un punto di vista professionale, mette in campo un profilo umano di straordinario valore e di straordinario attaccamento alla Toscana”.
Il Pegaso d’oro “è un riconoscimento all’eccellenza – ha affermato il presidente di Confindustria Toscana e Confindustria Toscana Centro e Costa, Maurizio Bigazzi – e alla capacità di innovazione della manifattura e del saper fare toscano. Siamo orgogliosi che una delle nostre imprese più innovative come Baker Hughes riceva questo prestigioso riconoscimento regionale”.