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10 agosto 2022

I minibond UniCredit-Cdp per due aziende vitivinicole toscane

La nuova emissione del programma Basket Bond riguarda anche Barone Ricasoli e Tenute Piccini.

Uva maremmana

La nuova emissione da 25 milioni dei Basket Bond di UniCredit e Cassa Depositi e Prestiti, terza tranche di un programma da 200 milioni dedicato alle filiere strategiche italiane, favorisce i piani di sviluppo di sei imprese, fra cui due aziende vitivinicole con sede in Toscana: Barone Ricasoli e Tenute Piccini.

Le imprese di questa tranche del programma hanno emesso minibond di durata pari a sei anni, raccogliendo risorse utili a finanziare i piani di investimento e sviluppo delle imprese – sono otto le aziende vitivinicole che hanno partecipato al programma. Cdp e UniCredit, agendo in qualità di anchor investor dell’operazione, hanno sottoscritto ciascuna il 50% dell’ammontare complessivo, così come era avvenuto nelle due precedenti emissioni.

Investimenti sulla sostenibilità e per lo sviluppo

Barone Ricasoli, storica azienda vitivinicola toscana del Chianti Classico e tra le cantine più antiche del mondo, utilizzerà le risorse provenienti dal minibond per sostenere gli investimenti dedicati alla realizzazione di un impianto fotovoltaico, alla promozione dei prodotti e al miglioramento dell’accoglienza turistica; Tenute Piccini Spa, gruppo vitivinicolo toscano con cinque diverse tenute tra Toscana, Basilicata e Sicilia, sta a sua volta implementando molteplici progetti legati alla sostenibilità, con investimenti (sostenuti anche grazie ai minibond di Unicredit-Cdp) che puntano a favorire lo sviluppo aziendale.

Secondo Remo Taricani, vicecapo di UniCredit Italia, “anche grazie a questa iniziativa UniCredit si conferma banca leader in Italia nel favorire l’accesso delle Pmi e MidCap al mercato dei capitali, favorendo la diversificazione delle fonti di finanziamento e incoraggiando una maggiore maturità finanziaria del nostro sistema imprenditoriale verso forme di finanza innovative”. Per Massimo Di Carlo, vicedirettore generale e direttore business di Cdp, “con questa operazione Cdp fa un ulteriore passo nel percorso di sostegno alla crescita e all’internazionalizzazione delle imprese attraverso strumenti di finanza alternativa dedicati alle filiere strategiche, come quelle vitivinicola e culturale, che rappresentano due tra le eccellenze italiane nel mondo”.

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