L'ultima edizione di Pitti Immagine Uomo
Ci sarà più tempo per le aziende di abbigliamento che devono preparare le nuove collezioni da presentare alle fiere del Pitti Uomo, Bimbo e Filati, perché i saloni – che si svolgono alla Fortezza da Basso di Firenze – nel 2025 si sposteranno in avanti di circa una settimana rispetto alle date delle ultime edizioni. Pitti Uomo si terrà dal 14 al 17 gennaio e dal 17 al 20 giugno; Pitti Bimbo si svolgerà dal 22 al 24 gennaio e dal 25 al 27 giugno; Pitti Filati è in programma dal 28 al 30 gennaio e dall’1 al 3 luglio.
L’obiettivo è mantenere compatto il sistema delle presentazioni della moda uomo
Le nuove date sono state comunicate dalla società organizzatrice Pitti Immagine, il cui amministratore delegato Raffaello Napoleone spiega: “Per noi è fondamentale seguire la dinamica dei compratori internazionali, che vengono in Europa per partecipare agli eventi moda maschile di Firenze, Milano e Parigi, da sempre programmati in calendario uno dopo l’altro. Per il prossimo gennaio Parigi aveva da tempo deciso di spostare in avanti le sfilate, e ci eravamo accordati in tal senso. Per la prossima estate, invece, non avevamo concordato nulla, ma appena abbiamo visto i calendari con le sfilate uomo parigine fissate il 24-29 giugno 2025, in accordo con la Camera nazionale della Moda Italiana (che organizza le sfilate milanesi, ndr) ci siamo posizionati subito prima, per ricreare la stessa programmazione di sempre e mantenere compatto il sistema delle presentazioni della moda uomo”. Napoleone ha solo un piccolo rammarico: “Peccato che, se Parigi lo avesse detto prima, avremmo evitato di dover fare un comunicato…..”.
La congiuntura difficile spinge i negozi a posticipare gli ordini
In ogni caso lo spostamento delle date, secondo l’amministratore delegato di Pitti Immagine, avrà effetti benefici per le aziende: “In questo contesto di congiuntura incerta – spiega – per i negozianti è meglio vedere come vanno i saldi, e quanta merce è rimasta nei loro magazzini, prima di venire in fiera per fare i nuovi ordini. Le tempestiche con cui gli ordini vengono fatti si stanno dilatando proprio a causa di questa situazione di mercato incerta”. E’ un cambio di scenario rispetto a qualche tempo fa, quando le aziende di abbigliamento lamentavano il fatto di aver già avviato la campagna-vendite all’atto dell’apertura del Pitti Uomo. La verità – dicono gli addetti ai lavori – è che nessuno sa più qual è la strada migliore da seguire.
Silvia Pieraccini