contributo di Alberto Susini, responsabile dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Pisa
Fra le molte fonti informative che riguardano il mercato del lavoro, una delle più tempestive è il Sistema informativo Excelsior, che fornisce mensilmente un quadro sulle richieste provenienti dalle imprese con dipendenti del settore industriale e dei servizi di tutte le province d’Italia.
I numeri di giugno ci dicono che le aziende toscane prevedono di assumere quasi 40mila persone: l’1% in meno rispetto a giugno 2021. Il dato è frutto di evoluzioni diverse a livello provinciale che risentono delle fasi cicliche dei settori e del peso che questi ultimi hanno nei territori: ci sono province più industriali di altre, territori dove il turismo è attivo tutto l’anno, altri dove la stagionalità è molto spiccata.
Assunzioni in crescita nella provincia di Pisa
In provincia di Pisa le aziende assumeranno a giugno il 10% di personale in più rispetto allo stesso mese del 2021 (3.630 ingressi), per lo più con contratti a tempo determinato. La crescita è trainata dai servizi, con un ottimo risultato del turismo la cui domanda cresce del 65% grazie all’avvio della stagione estiva e per un favorevole confronto con un 2021 dove c’erano ancora restrizioni legate al covid. Passo in avanti anche per i servizi per le persone (+15%), mentre rimane stabile la domanda di personale delle aziende dei servizi alle imprese. Numeri non troppo positivi vengono invece dall’industria pisana dove preoccupa la flessione nel manifatturiero, a sua volta determinata da un rallentamento della domanda. Torna invece a crescere, in controtendenza rispetto al dato nazionale, la domanda di lavoro nell’edilizia. Un dato, quest’ultimo, che ha registrato ampie oscillazioni nei mesi scorsi a causa dell’incertezza normativa e delle altre difficoltà di gestione relative ai “bonus”. Altra nota non proprio positiva è la battuta d’arresto per le assunzioni nel commercio (-7%): il clima di incertezza frena i consumi e, di conseguenza, fiacca i programmi di assunzione.
Le imprese faticano a trovare personale specializzato
Andando oltre al dato settoriale è un altro numero a preoccupare gli imprenditori e chi, a vario titolo, si occupa di lavoro: Agenzie formative, Servizi di collocamento ma anche chi è chiamato ad intervenire con politiche di sostegno al reddito.Nei primi sei mesi del 2022, in media, gli imprenditori pisani hanno fatto fatica a trovare un lavoratore sui tre di cui avevano bisogno e questo sia a causa della mancanza di personale qualificato che dell’assenza di candidati! Il numero è ancora più elevato tra le professioni qualificate e tra gli operai specializzati. E non è che nel resto della Toscana o nel Belpaese le cose vadano meglio.
I dati sul mercato del lavoro, come ho provato a spiegare, possono dire tante cose. E’ la loro interpretazione che fa la differenza e permette, attraverso la discussione e il confronto tra i diversi portatori di interesse, di pensare a strategie di intervento per ovviare alle distorsioni presenti o per rimodulare (o eliminare) quelle che invece provocano ulteriori distorsioni. Ma questo è il compito della politica.