Quadruplicare entro il 2025 il numero di treni merci all’interno del terminal intermodale di Prato e produrre 2,8 milioni di kilowattora di energia green grazie al nuovo sistema di impianti fotovoltaici. Sono questi i due principali obiettivi del nuovo piano industriale dell’Interporto della Toscana Centrale approvato in questi giorni dal consiglio d’amministrazione della società.
“L’Interporto finora è stato per lo più una società immobiliare – ha affermato l’amministratore delegato Antonio Napolitano -, adesso punta al suo core business: l’attività intermodale, dando numeri e azioni concrete ai singoli progetti. Entro il 2025 prevediamo di passare dagli attuali 80 treni l’anno a quota 325. Una crescita progressiva, che vedrà il 2024 come tappa intermedia nella quale attivare nel terminal intermodale il passaggio di 253 convogli merci. Parliamo di numeri strategici, perché collegheranno l’Interporto di Prato con il porto di Livorno e successivamente con quello di La Spezia”.
Fotovoltaico e formazione, ecco le novità
Da inizio 2024 partirà l’operazione fotovoltaico, che doterà di pannelli tutti i tetti degli immobili di proprietà dell’infrastruttura di Gonfienti. Questa mossa consentirà una produzione di 2,8 milioni di kilowattora di energia verde, con l’ambizione successiva di trasformarla in idrogeno. In questo modo i mezzi sul terminal intermodale non viaggeranno più a gasolio, e la parte restante potrà essere stoccata nella nascente stazione di servizio multicarburante da realizzare al Varco 1 (lato Perfetti Ricasoli). “Un progetto che vede come partner Estra – sottolinea Napolitano -, e che renderà l’Interporto un modello virtuoso su scala nazionale, in grado di ridurre costi e impatto sull’ambiente”.
Inoltre, in base al piano industriale, mille metri quadrati di uffici a Gonfienti saranno riqualificati. Il progetto, spiega la società, nasce dalla sinergia col mondo della logistica, il cui tessuto imprenditoriale chiede all’Interporto spazi per formazione, convegnistica, e riunioni. Da queste sollecitazioni la dirigenza dell’Interporto ha deciso di destinare mille metri quadri di uffici, già arredati e da subito operativi, alle esigenze formative e convegnistiche degli operatori presenti nell’infrastruttura intermodale.
“Ferro Bonus nella legge regionale di bilancio”
Per l’immediato futuro, Napolitano auspica l’introduzione anche in Toscana del Ferro Bonus, da inserire “entro il 31 dicembre nella legge di bilancio regionale”, per rendere sostenibile economicamente il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma. “Entrando nel dettaglio – ha spiegato l’ad -, grazie al Ferro Bonus l’uso dei treni merci sarà più conveniente rispetto agli spostamenti su strada. Non solo. Con questa misura avremo un netto risparmio ambientale perché libereremo la Fi-Pi-Li e l’A11 da centocinquanta tir a settimana. Su questo tema ho dialogato in forte sinergia con la Regione e l’assessore Baccelli per condividere come il Ferro Bonus rappresenti lo strumento per rendere definitivamente operativa l’intermodalità in Toscana”. (lt)