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19 agosto 2024

La tax credit mette in crisi il cinema in Toscana

La novità porterà a tagli che, per la Toscana, la direttrice di Toscana Film Commission ipotizza tra il 35 e il 40%. “E molti di più a livello nazionale”.

Silvia Gigli

Anche la Toscana subisce gli effetti della tax credit, ovvero il nuovo decreto del ministero della Cultura che ha acceso l’ira di tutto il mondo del cinema italiano. Il testo, varato a inizio luglio, arriva dopo mesi di attesa nei quali produttori e associazioni di categoria avevano tentato, invano, di confrontarsi con il governo sul contenuto di una riforma vista come catastrofica per il settore.

Stefania Ippoliti, direttrice di Toscana Film Commission, già prima dell’approvazione aveva annunciato il disastro con produzioni ferme e operatori del settore a casa (e ricordiamo che in questo settore non c’è la cassa integrazione). “E’ una crisi del mercato cinematografico di dimensioni memorabili – continua Ippoliti che sottolinea come le produzioni “scelgano di andare a girare laddove trovino situazioni di certezza. Ed è dal 2023 che questa certezza non c’è”. L direttrice ipotizza perdite pari al 40% solo per la nostra regione.

Preoccupazione per le produzioni e l’indotto in Toscana

La riforma del funzionamento del tax credit, il finanziamento sotto forma di credito d’imposta con il quale lo Stato sovvenziona le produzioni cinematografiche e televisive italiane, mette in ginocchio il cinema. Da mesi il governo aveva dato mandato al ministro Sangiuliano di modificare uno strumento vitale per il settore ma considerato troppo generoso. Il silenzio del ministero e le bozze circolate negli ultimi mesi avevano messo in allarme un settore già fiaccato dalla sospensione di tax credit e contributi selettivi per l’anno 2024 e per quelli precedenti. A giugno, il 65% delle maestranze del settore era disoccupata. Con la firma del 10 luglio, il nuovo decreto è realtà. Attende solo di essere pubblicato insieme ai relativi decreti attuativi.

Il che significa meno opere in Toscana e minori profitti dal cinema. Per Toscana Film Commission, lo sportello di accoglienza regionale per chi fa Cinema e Video e offre assistenza gratuita alle produzioni che decidono di girare in Toscana, è un problema serio. Perché l’obiettivo generale è favorire la presenza di produzioni sul territorio per incrementare lo sviluppo dell’indotto economico e produttivo attraverso l’impiego e l’utilizzo di servizi e risorse umane locali sui vari set, oltre ad accrescere il distretto dell’industria cinematografica locale grazie alle attività di Manifatture Digitali Cinema, che sostengono non solo la filiera audiovisiva ma anche il comparto ad essa collegata. Se il 2022 ha confermato e in alcuni casi superato, i dati dell’anno precedente, fatto importante considerato che il 2022 è stato il secondo anno di attività senza Bandi di sostegno alla produzione audiovisiva che, in diversi casi, può determinare la scelta di un territorio rispetto ad un altro, lo stesso non si può dire per il 2023 e il 2024.

La riforma penalizza soprattutto le piccole produzioni

Il nocciolo della riforma sta nella cessazione dell’automatismo del tax credit, che garantiva il 40% del budget di produzione a fondo perduto per tutti i titoli prodotti in Italia. Ora, i produttori saranno obbligati a fare richiesta per ottenere il credito, pagando le relative spese di istruttoria. Per ogni richiesta i produttori dovranno comprovare di avere una copertura finanziaria di capitale privato pari ad almeno il 40% del budget (impossibile per piccole realtà con capitale sociale da poche decine di migliaia di euro). Dovranno anche avere già sottoscritto un accordo vincolante per la distribuzione con una delle prime 20 società per fatturato in Italia (molte delle quali sono major internazionali).

Regole ferree riguardano la distribuzione in sala dei titoli. Con il decreto Franceschini, film e documentari per il cinema dovevano garantire almeno 60 proiezioni in sala nei primi tre mesi di rilascio (15 proiezioni per i corti) per essere eleggibili per il finanziamento. Con il nuovo testo, le proiezioni nel primo mese (e in fascia serale) dovranno essere 240 per i titoli con budget fino al milione e mezzo, 980 per quelli fino ai tre milioni e mezzo e 2.100 per quelli oltre i tre milioni e mezzo. Sono richieste da kolossal. Impossibili da ottenere.

Non si sono fatte attendere le reazioni delle associazioni di categoria, dei produttori e anche dei partiti d’opposizione, concordi tutti nel rigettare il nuovo decreto e nel denunciare il rischio di crack per il settore cinema e audiovisivo. L’allarme è principalmente per l’attività delle piccole e medie imprese, il 90% delle quali si avvierebbe con questa regolamentazione al fallimento. Se la strada dei decreti attuativi non dovesse portare a risultati concreti, non si esclude la possibilità di un esposto all’Antitrust, nel sospetto che il decreto possa violare il principio di libera concorrenza, schiacciando le piccole aziende a beneficio dei grandi operatori.

Negli ultimi anni aveva girato in Versilia il premio Oscar Cuarón

Prima che arrivasse la crisi da tax credit, in Toscana aveva girato il premio Oscar Alfonso Cuarón con la sua sua produzione hollywoodiana, la serie “Disclaimer”, girata in Versilia; che ha contribuito in maniera determinante a raggiungere la cifra totale dell’indotto sul territorio dell’anno precedente.

Toscana Film Commission è entrata in contatto con oltre 200 progetti, di questi quelli effettivamente realizzati e da lei seguiti in tutte le fasi sono stati 163 con un incremento dell’11% rispetto al 2021, così suddivisi: 22 lungometraggi, 10 serie tv, 36 documentari, 11 cortometraggi, 37 format tv, 47 shooting fotografici, videoclip e spot commerciali.

Tra i lungometraggi si registra nel 2022, una maggiore produzione di piccoli progetti totalmente toscani, che hanno comunque coinvolto tanti attori e professionisti locali. Il 2022 è stato un anno ricco di soddisfazioni anche per la numerosa partecipazione di film, sostenuti da TFC, ai principali festival nazionali e internazionali. Molti sono stati i progetti di fiction o documentaristici girati in Toscana e/o di autori toscani che hanno ottenuto premi e riconoscimenti.

In tutto, ci sono state 163 Produzioni sul territorio: (146 nel 2021) +11,6%; 1.748 giorni di lavorazione su tutto il territorio: (1094 nel 2021) +59%; 759 maestranze tecniche (566 nel 2021); 753 imprese toscane (658 nel 2021); 638 rassegna stampa (270 nel 2021); 13.500.000 euro: spesa delle produzioni sul territorio (consuntivo comunicato dalle stesse produzioni a Toscana Film Commission).

La flessione è iniziata nel 2023 nonostante gli auspici iniziali

Il 2023 ha registrato una lieve flessione rispetto ai dati dell’anno precedente, determinata principalmente dall’assenza dei grandi set internazionali che influiscono in maniera significativa sul dato relativo alla spesa sul territorio. Le motivazioni di questa flessione sono molteplici: un rallentamento generale nella realizzazione di produzioni audiovisive dopo il boom legato al post-pandemia, lo sciopero degli sceneggiatori e degli attori americani che ha determinato l’interruzione o il posticipo di molti set anche in Europa, la mancanza da tre anni in Toscana di bandi di sostegno alla produzione, che ha causato una diminuzione dei set rispetto agli anni precedenti. I dati sono parziali perché molte società non hanno ancora comunicato le informazioni richieste, soprattutto quando si tratta di campagne pubblicitarie che, oltre ad essere molto numerose, sono quelle che meno facilmente forniscono i consuntivi.

Durante il 2023 Toscana Film Commission è stata contattata per 190 progetti di diversa tipologia di cui 148 poi effettivamente realizzati, così suddivisi: 13 lungometraggi, 3 serie TV, 33 documentari, 18 cortometraggi, 40 format TV, 41 shooting fotografici, videoclip e spot commerciali. Anche per il 2023 Firenze si è riconfermata la città maggiormente scelta dalle produzioni con un aumento dei giorni di lavorazione, 266 totali, dovuto all’incremento di: campagne pubblicitarie per i principali brand di moda, documentari e format TV dedicati all’arte e ai viaggi. Si segnala la serie TV “Il Mosto” di cui il regista Stefano Sollima ha scelto di girare alcune scene a Firenze. Un dato interessante riscontrato nel 2023 riguarda un aumento significativo delle autrici donne che hanno scelto la Toscana come set: Cristina Comencini con il film d’epoca “Il treno dei bambini”, Cinzia Th Torrini con il film “Sei nell’anima”, la regista italo-tedesca Nora Jaenicke, che ha girato all’Elba il suo nuovo film “Isola”, Yvonne McDevitt, regista irlandese con il suo film indipendente “Notte”, Eugenia Costantini con la regia del suo primo cortometraggio “Niente”, Emanuela Mascherini con il corto “Alba blu” e, per quanto riguarda i documentari e format TV, citiamo Maurizia Giusti (in arte Syusy Blady), Isabella Parodi, Carlotta Bolognini e Cosima Spender che ha diretto un documentario dedicato all’artista Andrea Bocelli.

Le principali produzioni italiane sono “Margherita dalle stelle” con la regia di Giulio Base: nel cast Cristiana Capotondi nei panni dell’astrofisica fiorentina Margherita Hack. “Book of the dead”, opera prima, di genere horror, prodotta dalla società toscana Extreme Video.
“Diciannove”, opera prima di Giovanni Tortorici e prodotta dalla società Frenesy di di Luca Guadagnino. “My Spy: The Eternal City 2”, sequel della pellicola diretta da Peter Segal, per Amazon Prime, ed interpretata da Dave Bautista e Anna Faris. “Those about to die”, serie TV per Amazon Prime diretta da Roland Emmerich e ambientata nell’epoca dei gladiatori Le riprese si sono svolte a marzo al Parco di Baratti e Populonia.

Crescita nel 2023 delle imprese di produzione toscane

E’ stata rilevata una crescita importante della filiera delle imprese di produzione toscane. Infatti, dopo anni di realizzazione di progetti piccoli e indipendenti, alcune società locali si sono strutturate anche come produzioni esecutive di grandi gruppi nazionali e internazionali. Un valore aggiunto che la Toscana è adesso in grado di mettere a disposizione professionisti preparati a qualunque livello e per ogni esigenza. Alcuni esempi di produzioni esecutive toscane: Emanuele Nespeca di Solaria Film, per il film “Margherita delle stell”, regia di Giulio Base e prodotto da Rai Fiction-Minerva Pictures; Ecoframes per il lungometraggio statunitense “The Brutalist”, diretto da Brady Corbet con Adrien Brody e Guy Pierce e prodotto da Brookstreet UK e Yellow Bear USA; Dado Production per il documentario “Why I Believe” su Andrea Bocelli, diretto da Cosima Spender e prodotto da eOne e per la trilogia “Gabriel’s Redemption” diretta da Tosca Musk e prodotta da Passionflix; Berta Film per alcuni importanti progetti ancora in fase di scrittura e sviluppo, tra cui il nuovo film dell’autore fiorentino Bartolomeo Pampaloni.

E poi “Dodici anni dopo. La cavalleria rusticana”, film-opera diretta dal regista e sceneggiatore Valerio Groppa e prodotta da Modigliani Produzioni. “L’ultima scommessa”, opera prima di Davide Nesti interpretato dal fiorentino Daniele Favilli. “L’apparato umano”, regia di Paolo Sorrentino e prodotto da The Apartment. Girato al porto di Livorno, su una nave da crociera a settembre. Oltre 400 le figurazioni locali impiegate sul set. “I delitti del Barlume 11”, serie tv prodotta da Palomar per SKY Cinema con la regia di Roan Johnson affiancato da Milena Cocozza.

Tra luglio e agosto ciak su “Tower Stories” (Usa), lungometraggio del regista britannico Peter Greenaway. Il film, che vanta un cast internazionale con i due premi Oscar Dustin Hoffman ed Helen Hunt, è stato girato a Lucca. E poi “Iris” (UK), serie tv prodotta da Wildside per SKY UK con la regia di Terry McDonough. Otto episodi, scritti e ideati da Neill Cross, autore di serie di grande successo come “Luther”. Le riprese sono state realizzate per un paio di giorni a Firenze, in piazza Santa Croce e a San Miniato al Monte.

Bandi e perdite previste per il prossimo anno

Per il Bando cinema Regione 2023, su 86 domande presentate alla call del 2023 (apertura 20 novembre 2023 -16 gennaio 2024), sono risultati ammessi a finanziamento 32 progetti per complessivi 3 milioni di euro di contributi assegnati come di seguito dettagliato: 7 Cortometraggi per complessivi € 140.000 di contributi assegnati; 14 Documentari per complessivi € 560.000 di contributi assegnati; 8 Lungometraggi per complessivi € 1.800.000 di contributi assegnati; 3 Serialità per complessivi € 500.000 di contributi assegnati.

I progetti ci sarebbero e il settore, come si vede, è in fermento, ma la Tax Credit porterà a tagli che, per la Toscana, Stefania Ippoliti ipotizza tra il 35 e il 40%. “E molti di più a livello nazionale”. Con conseguente perdita di indotto e posti di lavoro. Ne vedremo delle belle. Ma non sul grande schermo.

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Silvia Gigli

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