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01 aprile 2022

Laika senza forniture, 110 precari a casa per la crisi

Il portafoglio ordini è ricco, ma non arrivano gli chassis di Stellantis e Ford per costruire i camper.

Niente chassis da Stellantis e Ford per realizzare camper: la crisi dei materiali costringe Laika Caravans a ridimensionare in questo momento la produzione, e a non confermare 110 lavoratori con contratto a tempo determinato nello stabilimento di San Casciano in Val di Pesa. Già dal 1 febbraio l’azienda del gruppo Hymer, per via della carenza di meccaniche di base e di altri materiali, non aveva confermato altri 105 contratti a termine.

Niente chassis da Fiat, Ford, Citroen

Laika “risente della difficoltà, a livello globale – afferma l’azienda – di approvvigionamento di materiali, di semiconduttori e dell’impossibilità di ricevere da Fiat, Ford e Citroen gli chassis richiesti per soddisfare il portafoglio ordini”. Un problema comune a tutta la camperistica, e tutte le aziende che realizzano veicoli speciali: è anche il caso della pisana Intech Services, la cui produzione di ambulanze è ferma da ottobre 2021.

La mancanza di fornitura di materiali, tuttavia, “dovrebbe essere a breve termine – sostiene Laika -, permettendo così al sito produttivo di San Casciano in Val di Pesa di svilupparsi in linea con il proprio piano industriale vista anche la solidità degli ordini”. Una volta che la situazione delle forniture si sarà risolta, l’intenzione dell’azienda è quella di reinserire i lavoratori non confermati: personale già formato, utile da subito alla ripresa produttiva.

La crisi che porta alla mancanza di chassis e degli altri materiali è una beffa per Laika e per il mondo della camperistica in genere: “In un periodo – lamenta l’azienda del gruppo Hymer – durante il quale, a causa della pandemia da Covid-19, il camper ha conosciuto un autentico boom grazie alla possibilità di viaggiare in totale sicurezza sanitaria garantendo alle famiglie uno spazio privato, le aziende del settore della camperistica, fanno difficoltà a rispettare le scadenze concordate con la rete vendita per la consegna dei veicoli perché mancano i materiali da assemblare”.

La Fiom chiede un tavolo con Regione e Confindustria

Il problema è da tempo anche all’attenzione dei sindacati. Nei giorni scorsi la Fiom ha riunito il coordinamento delle aziende della camperistica toscana (Laika, Trigano, Luano Camper, Sea Autocaravan, Lippert), per discutere sulle difficoltà del settore. L’indirizzo scaturito dalla riunione è quello di chiedere un tavolo di confronto permanente sulla camperistica e le sue prospettive (congiuntamente a Fim e Uilm) con la Regione Toscana, alla presenza delle istituzioni locali e Confindustria, al fine di vedere interessato anche il ministero dello Sviluppo economico.

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