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06 agosto 2024

Mps continua a correre: nel piano 2024-28 anche 800 assunzioni

A metà anno l’utile è in netto rialzo (+87%), meglio delle stime degli analisti. Mezzo miliardo sarà investito in tecnologia.

Leonardo Testai

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“Siamo pronti per il futuro”: non poteva essere più netto Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Banca Mps, presentando i numeri di metà 2024 dell’istituto senese – con un utile quasi raddoppiato in un anno -, e il nuovo piano industriale 2024-28 che prevede 800 assunzioni. “Tre anni fa quando presentammo il piano per la prima volta – ha spiegato Lovaglio, in una call con gli analisti – si parlava di quello che avevamo ereditato dal passato, poi abbiamo raggiunto quello che ho definito il Rinascimento, la rinascita. Oggi siamo una banca chiara e semplice che ruota attorno ai propri clienti e che è in grado di mettere insieme la tecnologia con il tocco umano”.

Nel secondo trimestre Banca Mps ha registrato un utile di 827 milioni di euro – facendo meglio, come nel primo trimestre, delle stime degli analisti – beneficiando di un effetto positivo netto per le imposte di 457 milioni: questo porta l’utile del semestre a 1,159 miliardi (+87%). “Per la banca le imposte sono un asset, non sono un una tantum ma una componente molto importante che fa parte del nostro stato patrimoniale”, ha precisato Lovaglio, “L’aggiornamento dei nostri target finanziari e il loro progressivo raggiungimento – ha spiegato in call il Cfo Andrea Maffezzoni – ci permetteranno di rivalutare le nostre perdite inutilizzate in compensazione che non erano iscritte a bilancio, così mantenendo un’aliquota molto bassa nel corso del piano. Ma questa attività ci permetterà anche di generare capitale”.

Cresce la raccolta, rallentano gli impieghi alle famiglie

La banca nel semestre ha realizzato ricavi per 2.031 milioni (+9,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato operativo lordo cresce del 18% a 1.106 milioni, con il margine di interesse che cresce dell’8%. I costi operativi salgono dell’1,2% a 925 milioni. Il rapporto cost/income del semestre cala al 46% (49%). L’Npe ratio netto è al 2,4% con un tasso di copertura dei crediti deteriorati al 49,8%, in rialzo rispetto a dicembre. I volumi di raccolta complessiva sono pari a 196,4 miliardi, 3,6 mld in più rispetto al primo trimestre 2024. I finanziamenti alla clientela si sono attestati a 78 miliardi, in flessione rispetto al 31 marzo 2024 (-0,4 miliardi), soprattutto per effetto dell’andamento dei mutui, che scontano le rate in scadenza. Il Total capital ratio si attesta al 21,4%.

Banca Mps prevede di distribuire a valere sull’esercizio 2024 più di 950 milioni di dividendi in contanti, dopo che avrà realizzato un utile prima delle tasse di 1,3 miliardi di euro: il pay-out è stato alzato per l’esercizio dal 50% al 75%, e verrà comunque mantenuto un Cet1 del 18%. “Nelle proiezioni di piano abbiamo calcolato un pay-out del 75%”, ha detto Lovaglio agli analisti: e Rocca Salimbeni stima dunque di pagare nel corso del piano – dunque, da qui al 2028 – 4,1 miliardi di euro di dividendi.

Nel piano di Mps nuovi talenti e Ai

“Abbiamo già superato i target al 2026, per questo aggiorniamo il piano”, ha sottolineato l’amministratore delegato di Banca Mps, secondo cui l’idea alla base del nuovo piano 2024-28 è quella di una banca commerciale semplice e chiara che ruota attorno ai clienti. Nell’aggiornamento del piano industriale Mps indica un target di utile ante imposte di 1,4 miliardi nel 2026 e 1,7 miliardi al 2028. I target al 2026 indicano ricavi a 3,84 miliardi, stabili rispetto alla stima a fine di quest’anno (+0,1%), e un risultato operativo di 1,52 miliardi (-0,8% nel biennio), mentre nel biennio successivo è attesa una crescita del 2,9% a 1,74 miliardi. Il Cet1 ratio a fine piano è stimato al 18,5%.

Il piano prevede azioni mirate allo “sviluppo dei talenti” della banca, con l’assunzione di 800 giovani professionisti, e investimenti per le nuove tecnologie di circa 500 milioni. Circa 190 milioni saranno destinati al rafforzamento dell’attività commerciale attraverso sistemi di intelligenza artificiale; altri 100 milioni saranno investiti per lo sviluppo di piattaforme per l’innovazione, e altri 60 milioni per la cybersicurezza. Il piano prevede inoltre 2 miliardi di possibili cessioni di crediti deteriorati.

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