Si chiama Diciannove ed è il primo brand collettivo di olio extravergine di oliva di Montespertoli. Il nome richiama i diciannove attori pubblici e privati coinvolti nel progetto MontEspertOlio, finanziato nell’ambito del PSR 2014-2022 della Regione Toscana; e rappresenta il risultato di un lungo percorso di collaborazione e innovazione nella filiera olivicola locale.
Un progetto nato dal territorio e dalla ricerca
Il progetto, avviato nel 2019, ha coinvolto il comune di Montespertoli, numerose imprese agricole del territorio e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze, partner scientifico e coordinatore del percorso. L’obiettivo è valorizzare la produzione di olio EVO locale sia in termini qualitativi che merceologici, promuovendo al contempo la vocazione storica e paesaggistica del territorio.
DICIANNOVE è anche il frutto di una consapevolezza crescente, condivisa da produttori e consumatori, rispetto all’eccellenza dell’olio locale. Un’eccellenza rafforzata da attività promosse dal Comune di Montespertoli, tra cui corsi di degustazione, potatura e incontri divulgativi, nell’ambito di Olea Project, il forum permanente sull’“oro verde”.
Il marchio collettivo è sostenuto da 14 imprese olivicole della cintura collinare fiorentina, insieme a soggetti istituzionali e scientifici come il comune di Montespertoli, Fara Vetrerie, il DAGRI, il dipartimento NEUROFARBA dell’Università di Firenze e D.R.E.Am. Italia. La scelta del nome la definizione dell’identità visiva sono il risultato di un processo partecipativo e condiviso, volto a costruire una narrazione coerente e rappresentativa della filiera.
Un protocollo produttivo per garantire qualità
Alla base del progetto c’è anche un rigoroso protocollo produttivo definito con il contributo scientifico dell’Università. Questo ha previsto criteri comuni per la raccolta e trasformazione delle olive, tra cui conferimento rapido al frantoio, estrazione a bassa temperatura e controllo delle condizioni di gramolatura. I risultati sono evidenti con oli extravergini di oliva con bassa acidità (circa 0,22%), elevato contenuto di biofenoli (circa 500 mg/kg) e note sensoriali fruttate con sentori di mandorla e carciofo, caratterizzati da equilibrio tra amaro e piccante.
“Diciannove” è molto più di un marchio, spiegano in una nota i fondatori del marchio, “è l’espressione concreta di una comunità che ha scelto di puntare sulla qualità, sulla sostenibilità e sulla promozione territoriale. Un esempio virtuoso di sinergia tra agricoltura, scienza e istituzioni che guarda al futuro dell’olio extravergine di oliva toscano con ambizione e identità condivisa”.
Stefania Saccardi, assessora regionale toscana all’agricoltura
“E’ questa un’esperienza che assegna all’olio extra vergine d’oliva il ruolo di protagonista a tutto tondo – ha detto la vicepresidente e assessora regionale della Toscana Stefania Saccardi – Ed è bene che la Toscana sia sempre più riconosciuta anche come patria dell’olio oltre che del vino. L’olio in questo caso è protagonista non solo come risultato della competenza di una rete di ben quattordici produttori locali, ma anche protagonista di un’operazione che valorizza il territorio tout court. Ci troviamo dunque davanti a un esempio virtuoso di come attraverso un prodotto d’eccellenza possa passare il valore da un lato delle sue qualità e delle sue caratteristiche uniche, e dall’altro della sua forza quale simbolo identitario della tradizione olivicola che abita sulle nostre colline”.
Ambra Pagliuca