Maurizio Sarti (a sinistra) e Francesco Marini di Confindustria Toscana nord
“Perché in questa fase di transizione del settore un giovane dovrebbe scommettere sulla moda per il proprio futuro?” E’ la domanda che si è posta Confindustria Toscana Nord (Ctn) nel presentare la nuova edizione (l’ottava) del programma di orientamento ‘E’ di moda il mio futuro’ diretto ad avvicinare gli studenti delle scuole medie e superiori delle province di Prato, Pistoia e Lucca al mondo del tessile, abbigliamento e calzature, invogliandoli a scegliere un indirizzo di studi “vicino” all’economia del territorio.
La crisi della moda rischia di condizionare le scelte dei giovani
La domanda si spiega col rallentamento in atto nel settore moda – una crisi strutturale secondo alcuni, una difficile congiuntura di mercato secondo altri – che rischia di condizionare le scelte di studio dei giovani in questa fase. Ma Francesco Marini, presidente della sezione Sistema Moda di Confindustria Toscana nord, ha sgombrato il campo da equivoci: “La situazione contingente non ha un gran rilievo – ha sottolineato – perché le scelte che un giovane fa oggi si tradurranno in lavoro tra anni”. Marini ha ammesso che “il momento attuale non è certo dei più dinamici: c’è stata nei mesi scorsi, e potrà continuare a esserci per qualche tempo, una riduzione degli avviamenti, anche se gli addetti del distretto tessile pratese restano stabili da alcuni anni a quota 18mila unità”. Il fattore da tenere presente è l’età dei lavoratori tessili pratesi: il 27% dei dipendenti ha più di 55 anni, il 10% ha più di 60 anni. Complessivamento si tratta di cinquemila persone che nei prossimi anni andranno in pensione e dovranno essere sostituite. “Ci sono molteplici opportunità offerte dal settore dal punto di vista tecnico, creativo, gestionale e amministrativo”, ha aggiunto Maurizio Sarti, delegato per la formazione della sezione Sistema Moda.
Visite guidate nelle aziende, incontri, laboratori, concorsi
L’iniziativa ‘E’ di moda il mio futuro’ punta a far conoscere ai ragazzi, nati qui o arrivati da fuori, l’industria che ha fatto la storia del territorio, attraverso visite guidate nelle aziende tessili di Prato e nei calzaturifici della Valdinievole (gli studenti iscritti superano già i 650, le aziende che accoglieranno i ragazzi sono 19), incontri di orientamento con esperti e imprenditori, laboratori, webinar, realizzazione di una collezione di t-shirt, concorsi.
Nelle precedenti edizioni coinvolti seimila studenti
Nelle precedenti sette edizioni del programma, gli studenti coinvolti sono stati seimila (di cui un migliaio l’anno scorso), provenienti da sette scuole medie e 13 scuole superiori dell’area, soprattutto istituti tecnici, professionali e licei artistici. Una cinquantina sono le aziende che hanno accolto gli studenti, hanno fornito materiale per le loro sperimentazioni o hanno partecipato agli incontri. Coinvolte anche istituzioni come il Museo del tessuto, oltre alla rete Ptp-Moda guidata dall’istituto tecnico Buzzi di Prato e formata da scuole superiori, Its Mita, imprese, agenzie formative che operano nel mondo della moda.
Silvia Pieraccini