Il nome – Cup Solidale – non deve ingannare: si tratta di una piattaforma online per cercare, confrontare, prenotare e pagare visite e prestazioni sanitarie esclusivamente private, verificando in tempo reale disponibilità e costi e dunque evitando code e brutte sorprese. Nata a Firenze come startup innovativa nel 2017 dall’idea di Leonardo Aloi, Andrea Cardelli e Amedeo Bacci, Cup Solidale si è poi consolidata come marketplace sanitario e si è affermata grazie al sostegno di investitori e partner strategici, tra cui Chianti Mutua (quasi il 5%) e la Federazione toscana delle Banche di credito cooperativo (poco meno del 12%).
Primo Centro unico di prenotazioni italiano per la sanità privata
Ora Cup Solidale – cresciuta fino a diventare il primo Centro unico di prenotazioni (Cup) italiano per la sanità privata, con oltre 5.000 strutture-partner, 65mila medici convenzionati e una media di duemila prenotazioni al giorno su 2.600 tipologie – passa di mano: il 100% è stato acquisito dalla tech-company milanese Covisian, big dei contact center controllata dalla società di gestione del risparmio Aksìa, che già nel gennaio scorso aveva comprato una partecipazione di quasi il 23%. Il valore dell’operazione non è stato reso noto. Covisian, guidata da Gabriele Moretti, ha acquisito anche Aperion srl, la digital agency che ha seguito lo sviluppo tecnologico della startup.
Obiettivo: rivoluzionare il booking sanitario
I tre fondatori di Cup Solidale resteranno alla guida dell’azienda – che nel 2023 ha fatturato 1,3 milioni con 32mila euro di utile netto – insieme col team formato da 18 dipendenti. “Con questa acquisizione entriamo in una nuova era di espansione e innovazione, con l’obiettivo di rivoluzionare il booking sanitario e plasmare il futuro del settore”, afferma Aloi.
Il fatturato di Covisian sopra 370 milioni
Covisian conta oggi oltre 27 mila dipendenti e 46 sedi in otto Paesi, e gestisce quotidianamente più di un milione di interazioni con i clienti finali, servendo più di 250 aziende a livello globale. Il 2023 si è chiuso con ricavi netti per 371,6 milioni di euro e ebitda di 27,7 milioni.
Silvia Pieraccini