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26 giugno 2023

Stadio Firenze, scadono le offerte (e il Tar respinge il ricorso della Fondazione Nervi)

E’ la settimana della verità per l’impianto fiorentino da tempo al centro delle polemiche. La gara va verso l’aggiudicazione parziale.

Silvia Pieraccini

Mercoledì 28 giugno scadrà la presentazione delle offerte per la gara d’appalto integrato (progettazione esecutiva + realizzazione lavori) da 170,5 milioni per il restyling dello stadio Artemio Franchi. Ma intanto il Comune di Firenze, che è la stazione appaltante, schiva un ostacolo che poteva complicare il cammino già accidentato dell’operazione: il Tar della Toscana ha dichiarato inammissibile il ricorso che la Fondazione Pier Luigi Nervi Project (Pln), guidata dal nipote del progettista, Marco Nervi, aveva notificato nelle settimane scorse allo stesso Comune (oltre che al ministero della Cultura e al raggruppamento che si è aggiudicato il concorso internazionale di progettazione). Il Tar non ha riscontrato la legittimazione e l’interesse al ricorso – fa sapere la stessa Fondazione in una nota – evitando di entrare nel merito della controversia.

Il Comune di Firenze sta valutando la presentazione di un ricorso al Tar

Dunque ora sul percorso che dovrebbe portare al restyling milionario dello stadio, finanziato in gran parte con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), resta “solo” un ostacolo: la cancellazione di 55 milioni di euro di fondi Pnrr (saliti a 70,3 con la revisione-prezzi operata dal Governo), che sarebbero dovuti servire per riqualificare il quartiere di Campo di Marte, in cui si trova l’impianto, decisa dalla Commissione europea perché inseriti nei Piani urbani integrati focalizzati sullo sport. La decisione dell’Europa è stata recepita in un decreto ministeriale del 28 aprile scorso, di cui il Comune di Firenze afferma di non aver ricevuto notifica: per questo sta valutando (ma non ha ancora deciso) la presentazione di un ricorso al Tar.

La soluzione da trovare

Tra ricorsi inammissibili e ricorsi (forse) in arrivo, il restyling dello stadio Franchi rischia di avvitarsi in una spirale che alimenta i dubbi di chi ritiene che sarebbe stato meglio fare un nuovo impianto con soldi privati fuori città, come proposto dal patron della Fiorentina, Rocco Commisso. Se mercoledì le buste con le offerte della gara verranno aperte, Palazzo Vecchio sembra intenzionato ad effettuare l’aggiudicazione solo di alcuni lotti dei lavori (quelli coperti da finanziamento), in attesa di trovare una soluzione.

Resta inalterato il problema dei 55 milioni di risorse Pnrr (salite a 70,3 milioni con la revisione-prezzi) revocate con decreto ministeriale del 28 aprile scorso dal Governo, e dunque mancanti, che sembra indurranno Palazzo Vecchio a effettuare l’aggiudicazione solo di alcuni lotti dei lavori (quelli coperti da finanziamento), in attesa di trovare una soluzione.

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Silvia Pieraccini

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