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18 luglio 2024

Stop agli affitti brevi, il Comune di Firenze ci riprova

La giunta adotta una variante al Piano operativo e ritiene di rispettare i paletti del Tar Toscana: ma ci sarà un nuovo ricorso.

Leonardo Testai

Il Comune di Firenze ci riprova sugli affitti turistici, come ampiamente annunciato: la giunta comunale, nella sua prima riunione dall’elezione della sindaca Sara Funaro, ha dato il via libera all’adozione della variante al Piano operativo che prevede l’inserimento nel nuovo strumento urbanistico della norma che blocca nuove locazioni turistiche brevi in centro storico. Una mossa che scatena la reazione degli imprenditori immobiliari, pronti a un nuovo ricorso.

La norma viene riproposta dopo la sentenza del Tar della Toscana che aveva invalidato la delibera della giunta precedente. Secondo Palazzo Vecchio, reintrodurre la vecchia norma sotto forma di variante al Piano operativo “consente di conformarsi alle indicazioni procedimentali desumibili dalle pronunce del Tar, che in estrema sintesi sembrano indicare nel Piano operativo lo strumento urbanistico attualmente idoneo a recepire le condizioni per l’insediamento della residenza temporanea nel territorio comunale”.

La variante, afferma il Comune, passerà ora all’esame delle commissioni, per poi approdare in Consiglio comunale. La variante al Piano operativo, secondo la sindaca Sara Funaro, “supera ogni eventuale possibile disallineamento tecnico tra il vecchio regolamento urbanistico e il nuovo Piano operativo. Ribadiamo quindi con forza, ancora una volta e con tutti gli strumenti a nostra disposizione, la nostra volontà di porre un blocco alle locazioni turistiche brevi che vanno a snaturare l’identità del nostro centro storico”.

Gli obiettivi di Palazzo Vecchio

L’obiettivo dichiarato da Palazzo Vecchio è quello di “favorire la permanenza della residenza in centro storico e migliorare le condizioni di abitabilità attraverso l’inserimento della distinzione ‘residenza temporanea’ all’interno della tipologia ‘uso residenziale’, stabilendo quindi il divieto di insediamento nel nucleo storico Unesco dell’uso per residenza temporanea, dunque per gli affitti brevi.

“Non smetterò mai di evidenziare l’inerzia del governo nazionale su questo tema e di chiedere un intervento serio e rapido attraverso l’adozione di provvedimenti nazionali non più rinviabili rispetto ai problemi di overtourism che affliggono le città d’arte”, sottolinea Funaro. Le fa eco l’assessora all’Urbanistica Caterina Biti, la delibera di oggi “riallinea una questione tecnica per rimettere al centro una questione politica: quella che riguarda l’abitare in città, soprattutto nel centro storico. Al tempo stesso, torniamo a esortare il legislatore a farsi carico di gestire una questione che riguarda tutta Italia”.

Verso un nuovo ricorso al Tar

“La sindaca Funaro espone l’amministrazione a nuovi ricorsi che, se avranno esito positivo, condurranno a ingenti richieste danni nei confronti del Comune”, tuona Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, che si dice pronto a un nuovo ricorso al Tar contro il Comune sul tema degli affitti brevi. “Quella della giunta fiorentina – sostiene – è un’impuntatura ideologica che non avrà alcuna conseguenza positiva dal punto di vista pratico, recando danni ai proprietari e alla città stessa. Senza la ricettività in appartamenti Firenze avrebbe carenza di posti letto e diventerebbe proibitiva per la maggior parte dei turisti. I flussi turistici sono in aumento, il Comune ne deve prendere atto. Non è con decisioni liberticide che si può tutelare il tessuto dell’area Unesco”.

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Leonardo Testai

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