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21 giugno 2023

Turismo, sempre più vicini i flussi del pre-Covid in Toscana

Secondo l’Irpet il primo trimestre 2023 ha chiuso con un milione di pernottamenti in meno sullo stesso periodo 2019.

Il 2022 ha segnato la ripresa del turismo in Toscana, e i primi mesi del 2023 si sono aperti altrettanto positivamente, ma c’è ancora strada da fare per recuperare i livelli di flussi turistici del pre-Covid. E’ quanto rileva l’Irpet nel suo rapporto annuale sul turismo in regione, secondo cui nel gennaio-marzo 2023 le presenze aumentano di circa 1,1 milioni anno su anno, (+36,6%), ma per colmare il divario dal primo trimestre 2019 (-19,6%) restano da riconquistare circa 1 milione di pernottamenti. In termini di arrivi il gap da recuperare è più contenuto (-8,3%) segno della diminuzione della durata media dei pernottamenti, che passa da 2,7 a 2,3 notti.

L’inflazione rallenta la ripresa degli italiani

Come già osservato nel 2022, sono soprattutto i turisti stranieri (+93%) a trainare la ripresa del turismo in Toscana, in particolare i ‘vacanzieri’ di provenienza extraeuropea (+145,6%), mentre la componente nazionale dei flussi cresce meno su un piano congiunturale (+9,8% sul 2022), e rimane ancora distante dai livelli pre-Covid (-15,8%). “Lungo i primi tre mesi del 2023 – affermano i ricercatori Irpet – si osserva, in effetti, un rallentamento progressivo della ripresa che potrebbe essere la spia di una più limitata propensione delle famiglie italiane meno abbienti al consumo turistico, esito plausibile dell’ondata inflattiva e dell’aumentata incertezza economica”.

Le città d’arte registrano nel primo trimestre 2023 la più vivace dinamica congiunturale (+53,9%), anche se il gap sul pre-Covid rimane ampio (-25,5%) a causa della maggior incidenza dei viaggiatori provenienti dalle aree extra-europee ancora non pienamente tornate al turismo a lungo raggio, l’Asia in modo particolare. Le aree collinari e balneari sono invece prossime a colmare completamente il divario rispetto al periodo pre-pandemico (-4%). In generale, a frenare una completa ripresa dei livelli pre-Covid e pre-guerra in Ucraina contribuiscono le conseguenze economiche di questi eventi, e in particolare le dinamiche inflattive che riducono il potere d’acquisto delle famiglie italiane meno abbienti. “D’altro canto – spiegano i ricercatori -, la riapertura delle destinazioni internazionali europee ed extra-europee stanno spingendo gli italiani dei ceti medio-alti a tornare a viaggiare all’estero”.

La Regione pensa a nuove norme per le locazioni

“E’ sempre maggiore la componente del turismo straniero, ed in particolare quello europeo, e quest’ultimo deve diventare sempre più il mercato di riferimento”, ha affermato Leonardo Marras, assessore al turismo della Regione Toscana, sottolineando che il quadro tracciato dall’Irpet “ci impone anzitutto di lavorare con attenzione particolare sull’organizzazione dell’offerta, che deve essere messa in condizione di utilizzarne al massimo le potenzialità”, e “occorre infine prevedere azioni promozionali mirate, con particolare attenzione ai paesi europei e al Nord America”.

Sul tema delle locazioni turistiche, ha aggiunto l’assessore, “abbiamo formalizzato insieme agli altri assessori regionali un documento di proposte e, anche nella revisione del Testo Unico regionale del turismo, inseriremo norme che accompagneranno il dibattito nazionale in modo da inquadrare nel modo più corretto questa tipologia di offerta turistica. La Toscana intende stare dentro al dibattito nazionale appena partito, sulla base della proposta di legge della ministra Santanchè che, insieme a tutte le altre Regioni, abbiamo giudicato largamente insufficiente per governare un fenomeno così rilevante del turismo italiano”.

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