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13 marzo 2024

Val di Bisenzio, le imprese chiedono una soluzione per la viabilità

Confindustria, Cna e Confartigianato plaudono alle misure immediate, ma invocano una risposta strutturale per la valle.

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Le frane che tra fine febbraio e inizio marzo hanno determinato la chiusura della strada statale 325, con gravi problemi di viabilità per tutta la Val di Bisenzio, hanno bisogno di una risposta strutturale nel lungo periodo. E’ questa la posizione di Confindustria Toscana Nord, Cna Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato, che hanno rivolto un appello congiunto alle istituzioni anche per studiare soluzioni tampone a medio termine, pur esprimendo consenso per le misure adottate adesso per facilitare il transito in un’area nella quale vivono quasi 20mila persone, e sono insediate centinaia di aziende, fra cui numerose tintorie e filature del distretto tessile.

“Ai mezzi di grande portata, oltre le 3,5 tonnellate di massa complessiva – affermano le associazioni di categoria -, la corsia a senso unico alternato alla Pusignara consente comunque il passaggio, sia pure con la necessità di un percorso lungo e oneroso in termini di tempo e di costi. Molto migliorata anche e soprattutto la situazione dei mezzi di portata inferiore, che fruiscono della viabilità attraverso Figline e Schignano grazie all’istituzione delle tre finestre di transito: gli orari 10-11, 14-15 e 17-18 sono ottimali per collocazione temporale e reciproco distanziamento. In questo modo sarà possibile, sia pure con grandi disagi, arrivare nel giro di qualche giorno all’apertura di una corsia in corrispondenza della frana di Camino”.

Nuova viabilità alternativa per la Val di Bisenzio?

Tuttavia, secondo Confindustria, Cna e Confartigianato, ci sarà bisogno di “vere misure risolutive, necessariamente proiettate più avanti nel tempo. Anche per queste servono progettualità e risorse: occorre che vi sia la massima mobilitazione della Regione Toscana e, tramite questa, del Governo nazionale”. Facile pensare all’ipotesi, rilanciata in queste settimane, della realizzazione di una nuova viabilità con una strada alternativa alla 325, che possa collegare la Val di Bisenzio alla rete stradale nazionale.

“Lavoriamo su uno studio di fattibilità per dare un’alternativa alla 325 – ha affermato il presidente della Regiona Toscana, Eugenio Giani -, perché ci sia sempre una strada alternativa se accadono cose come questa. Una volta per tutte facciamo uno studio di fattibilità serio: noi come Regione siamo disposti, quando ci sarà una progettazione, di poterci fare carico del 50% delle spese”. Tuttavia, ha ammesso il governatore, “dal Governo non ho avuto nessun segnale. Chi fa da sé fa per tre, ragioniamo noi”.

Guglielmo Bongiorno, Giovanni Morganti e Primo Bosi, sindaci di Cantagallo, Vernio e Vaiano, negli scorsi giorni avevano inoltre chiesto al ministero delle Infrastrutture, tramite il supporto della Regione, di inserire la viabilità alternativa a Le Coste nel piano delle opere strategiche. “Per riattivare il prima possibile la 325 – ha spiegato Giani -, l’assessore Stefano Ciuoffo per l’alta conoscenza che ha del territorio mi ha fatto vedere come in quella località Le Coste ci siano 470 metri a rischio straordinario. Va fatta un’opera di risanamento in quel punto, e la creazione di una galleria artificiale che possa garantire una certa sicurezza. Costo dell’intervento: 6-7 milioni come prima fattibilità. Mi preoccuperò subito di ricavare nel bilancio della Regione con le opportune variazioni quello che è l’intervento”.

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