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05 agosto 2024

Con Everyn e Maruska nasce il polo calzaturiero del lusso targato Equita

Doppia acquisizione nell’area pisana: si parte da 30 milioni di ricavi e oltre 100 dipendenti, ma sono previste altre aggregazioni.

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Nasce dalla Toscana – e in particolare dall’area pisana – un nuovo polo votato all’eccellenza, nelle intenzioni dei promotori, per la produzione di calzature di lusso femminili per i brand di moda internazionali: Equita Smart Capital-Eltif, fondo di private equity gestito da Equita Capital Sgr, ha infatti acquisito il controllo di due player del settore come Everyn (con sede a Fontanelle) e il Calzaturificio Maruska (con sede a Santa Maria a Monte), rispettivamente guidati dagli imprenditori Massimo Pelagotti e Fabrizio Tempesti. Il nuovo gruppo che nasce – oggi, 30 milioni di ricavi e più di 100 dipendenti in totale – definito da Equita una “piattaforma industriale innovativa nel mondo del calzaturiero conto terzi”, è l’operazione più recente della lunga scia di aggregazioni nelle filiere della moda.

In programma l’acquisizione di fornitori chiave

Infatti, oltre allo sviluppo orizzontale del business, il progetto industriale promosso da Equita prevede un’attività di integrazione verticale mediante l’acquisizione di fornitori chiave (tomaifici, fasciatori, solettifici e suolifici italiani) per assicurare “il controllo rigoroso della filiera produttiva – si legge nell’annuncio dell’operazione -, che comprende una gestione attenta e selettiva dei fornitori, tutti rigorosamente italiani e scelti per la loro eccellenza e affidabilità. Questo approccio garantisce non solo la qualità dei materiali utilizzati, ma anche il rispetto di standard etici e sostenibili, in linea con i principi del lusso responsabile”.

Nell’ambito del progetto, l’acquisizione di Everyn e del Calzaturificio Maruska è stata in parte supportata da un finanziamento erogato da Anthilia Capital Partners e Green Arrow Capital. “La piattaforma – affermano Pelagorri e Tempesti, che continueranno ad avere ruoli operativi – farà in modo che tradizione e innovazione si incontrino: la manualità esperta degli artigiani toscani sarà supportata dalle più moderne tecnologie, consentendo una produzione efficiente ma sempre fedele ai più alti standard del Made in Tuscany. La scelta di mantenere ogni fase della produzione all’interno del territorio italiano non solo rafforzerà il legame con la tradizione, ma assicurerà anche un controllo diretto e costante sulla qualità e sulla sostenibilità del processo produttivo”.

“Qualità in modo etico e responsabile”

“Abbiamo lavorato intensamente e a lungo per creare qualcosa che riteniamo davvero speciale e che possa diventare un riferimento nel mondo delle calzature di lusso”, afferma Rossano Rufini, managing partner e responsabile Private Equity di Equita. “Questa iniziativa – sostiene – punta a preservare l’artigianalità e l’unicità delle competenze italiane e ad esercitare un controllo sull’intera filiera produttiva. Con questa operazione, vogliamo creare una piattaforma che non solo produca calzature di altissima qualità come le eccellenze toscane sanno fare, ma che lo faccia in modo etico e responsabile, valorizzando il patrimonio del Made in Italy”. (lt)

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