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26 agosto 2024

La nuova Sammontana cresce con Frozen, ora c’è il rebus dismissioni Antitrust

A InvestIndustrial una quota di minoranza del nuovo polo. Sarà necessario cedere parte del business dei prodotti da forno.

Leonardo Testai

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Lo stabilimento Sammontana di Mercatale di Vinci

Mentre gelati e ghiaccioli rinfrescano e allietano gli ultimi giorni degli italiani sotto l’ombrellone, a Empoli si pensa già alle dismissioni da operare nel ramo dei prodotti da forno surgelati per la prima colazione, in modo da soddisfare le richieste dell’autorità Antitrust: l’estate 2024 di Sammontana sta per andare in archivio come l’estate della fusione con il gruppo Forno d’Asolo sotto l’egida del fondo InvestIndustrial, a cui va una quota di minoranza di un polo alimentare da un miliardo di euro. Con la maggioranza alla famiglia Bagnoli, e il controllo congiunto della nuova realtà detenuto da Sammontana Finanziaria e Frozen, il veicolo di InvestIndustrial.

L’operazione prevede infatti che Sammontana Finanziaria conferisca Sammontana in una holding di partecipazioni (HoldCo), la quale conferirà, a sua volta, Sammontana in una nuova società appositamente costituita (BidCo), da essa interamente partecipata. Parallelamente, Frozen acquisirà, tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale, una partecipazione di minoranza in HoldCo e sottoscriverà con Sammontana Finanziaria un patto parasociale idoneo a conferirle il controllo congiunto su HoldCo e sulla sua controllata BidCo. Infine, HoldCo, per il tramite di BidCo, acquisirà la totalità delle azioni di FdA-Forno d’Asolo.

Le prescrizioni dell’Authority

Tuttavia l’ultimo ok dell’Antitrust, arrivato a fine luglio, impone alla nuova realtà di ridimensionarsi nel mercato dei prodotti da forno per la prima colazione surgelati, nel canale food service, dove Sammontana e Forno d’Asolo insieme arriverebbero a una quota vicina al 50%, e dunque a una posizione dominante. Da qui la condizione posta dall’Authority, ossia la dismissione di un compendio aziendale autonomo, attivo non soltanto nei prodotti da forno per la prima colazione, ma anche in altri segmenti quali la panetteria e gli snack salati surgelati, comprensivo di marchi, know-how, impianti produttivi, rete distributiva e personale.

Sammontana-FdA, inoltre, non acquisterà il controllo, “per un periodo di tre anni, di operatori (o rami di azienda) italiani – si legge nel provvedimento dell’Antitrust – attivi nella produzione e commercializzazione di prodotti da forno per la prima colazione surgelati o operatori attivi nella produzione e/o commercializzazione esteri che generino in Italia un fatturato da vendita di prodotti da forno per la prima colazione surgelati superiore a 4 milioni di euro; nel caso di operatori esteri che realizzino in Italia un fatturato da vendita di prodotti da forno per la prima colazione surgelati compreso tra 4 e 20 milioni di euro, le Parti Notificanti potranno procedere all’acquisizione, impegnandosi sin d’ora a dismettere le attività relative alla vendita in Italia di prodotti da forno per la prima colazione surgelati entro i successivi sei mesi dall’acquisizione del controllo”.

Ancora da definire quali stabilimenti saranno dismessi

Gli asset oggetto di cessione includerebbero quattro impianti produttivi, di cui uno attivo nella produzione di prodotti per la prima colazione. Bocche cucite da parte degli artefici dell’operazione su quali siti saranno dismessi: si sa solo che il gruppo FdA, oltre allo stabilimento principale di Maser nel trevigiano, porta in dote alcuni siti produttivi dedicati ai prodotti da forno dolci (Assago, in Lombardia), e al bakery salato come Caronno (sempre in Lombardia), Monticello d’Alba e Sommariva del Bosco (in Piemonte).

Dal lato Sammontana, l’unico stabilimento che può corrispondere in parte alle indicazioni dell’Antitrust è quello di Mercatale di Vinci, un impianto da 38mila metri quadrati di superficie, con 200 milioni di porzioni di prodotti di pasticceria prodotti ogni anno. Un sito, però, su cui l’azienda empolese ha dimostrato di voler puntare anche per il futuro: nel piano di espansione di Sammontana illustrato a luglio, infatti, è prevista l’apertura di una nuova linea produttiva dedicata ai croissant nel 2025. E dai sindacati non trapela alcun allarme per il futuro dello stabilimento di Vinci.

Uno sguardo al futuro (e alla Borsa)

L’orizzonte, in prospettiva, è quello dello sbarco a Piazza Affari del nuovo colosso dei surgelati di pasticceria, dessert e gelato da 1 miliardo di euro. “Tra cinque anni ci quoteremo in Borsa e il fondo uscirà”, aveva dichiarato Leonardo Bagnoli in occasione della presentazione del nuovo piano: l’attuale amministratore delegato di Sammontana sarà il presidente del gruppo, con Alessandro Angelon, amministratore delegato di Forno d’Asolo, che rivestirà lo stesso ruolo per la nuova Sammontana-FdA.

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Leonardo Testai

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