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14 settembre 2023

Fiera Milano e Pitti Immagine in corsa per il 24% di Firenze Fiera

Svelati i nomi dei pretendenti che entro ottobre dovranno presentare le offerte. Richiesti almeno 12 milioni di investimento.

Silvia Pieraccini

Una edizione della fiera Pitti Uomo alla Fortezza da Basso

Diventano ufficiali i nomi dei pretendenti ad acquisire una quota del 24% in Firenze Fiera, la società controllata dagli enti pubblici (Regione Toscana, Camera di commercio di Firenze, Comune e Città Metropolitana di Firenze) che gestisce il polo fieristico-congressuale formato dalla Fortezza da Basso, Palazzo degli Affari e Centro Congressi. Al termine del primo vaglio, i soggetti ammessi dalla commissione esaminatrice alla fase di accesso alla data room e presentazione delle offerte sono, come anticipato da t24, Fiera Milano, Fiere di Parma e Pitti Immagine, più una quarta società privata organizzatrice di fiere per la quale, però, è stato richiesto un supplemento di istruttoria.

Un’unione era sfumata prima della pandemia

Fiera Milano già l’anno scorso aveva avviato un dialogo con Firenze Fiera per una collaborazione nel settore congressuale; Fiere di Parma si è rafforzata da poco (nel marzo scorso) con l’ingresso nel capitale col 18,5% proprio di Fiera Milano; Pitti Immagine è la società fiorentina che organizza le fiere della moda (tra cui Pitti Uomo), profumi (Fragranze), food (Taste) e danza (Danzainfiera), e ha diversi soci in comune proprio con Firenze Fiera visto che fa capo all’associazione Cfmi-Centro di Firenze per la moda italiana formata da Camera di commercio di Firenze, Città Metropolitana e Comune di Firenze, Regione Toscana, Sistema Moda Italia e categorie economiche. L’unione tra Pitti Immagine e Firenze Fiera, sfumata prima della pandemia, potrebbe dunque tornare d’attualità.

I conti di Firenze Fiera sono migliorati

Firenze Fiera sta cercando un partner industriale per avere liquidità, mettere in sicurezza i conti e progettare lo sviluppo dopo anni difficili. Il 2022 si è chiuso in rosso (4,2 milioni di perdita su 13,6 milioni di fatturato), mentre il primo semestre 2023 ha visto un utile di due milioni con un fatturato di 13 milioni. La previsione è di arrivare a 17,2 milioni di ricavi.

Offerte entro il 23 ottobre

Le offerte dei pretendenti dovranno essere presentate entro il 23 ottobre. Il bando prevede che il socio privato contribuisca all’aumento di capitale per 12 milioni di euro, mentre i soci pubblici metteranno 16 milioni. Oggetto di trattativa – la Fiera si riserva di fare un dialogo competitivo con i soggetti partecipanti – sarà l’eventuale sovrapprezzo, l’anticipazione degli obiettivi indicati dal piano di risanamento 2023-2027, i poteri (e i ruoli) di governance e di organizzazione aziendale. A fronte dei 12 milioni di euro, il nuovo partner avrà il 24% del capitale della Fiera.

Cosa offre Firenze Fiera al nuovo socio

Firenze Fiera, dalla sua, mette sul piatto del nuovo socio un Palazzo degli Affari totalmente ristrutturato e una Fortezza da Basso (in concessione) oggetto di importanti lavori di restyling (realizzati dalla proprietà: Comune di Firenze, Camera di commercio, Regione Toscana e Città Metropolitana) che valgono quasi 70 milioni di euro e che, appena iniziati, porteranno alla costruzione di nuovi padiglioni fieristico-espositivi e all’ammodernamento degli immobili esistenti.

Autore:

Silvia Pieraccini

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