Il nuovo padiglione Bellavista in costruzione alla Fortezza da Basso di Firenze
Si apre l’ultima fase che porterà alla scelta del nuovo socio di Firenze Fiera, la società fieristico-congressuale controllata dagli enti pubblici (Regione Toscana, Camera di commercio di Firenze, Comune e Città Metropolitana di Firenze): si tratta dell’esame delle offerte che i tre pretendenti – Fiera Milano, Fiere di Parma e la fiorentina Pitti Immagine – hanno presentato entro il 6 novembre, e che ora la commissione esaminatrice (formata dal direttore generale della Regione Toscana, Paolo Pantuliano; dal direttore Urbanistica del Comune di Firenze, Domenico Palladino; e dal direttore amministrativo di Firenze Fiera, Sandro Nocchi) sta esaminando, svolgendo un supplemento di istruttoria.
Dopodiché partirà il ‘dialogo competitivo’ con i tre soggetti, per capire cosa sono disponibili a offrire, oltre ai 12 milioni di euro di aumento di capitale previsti dal bando: sovrapprezzo, anticipazione degli obiettivi indicati dal piano di risanamento 2023-2027 di Firenze Fiera, poteri (e i ruoli) di governance e di organizzazione aziendale. A fronte dell’investimento, il nuovo partner avrà il 24% del capitale della Fiera.
Cosa offre Firenze Fiera al nuovo socio
Firenze Fiera mette sul piatto del nuovo socio un Palazzo degli Affari totalmente ristrutturato e una Fortezza da Basso (in concessione) oggetto di importanti lavori di restyling (realizzati dalla proprietà: Comune di Firenze, Camera di commercio, Regione Toscana e Città Metropolitana) che valgono quasi 70 milioni di euro e che sono appena iniziati, e porteranno alla costruzione di nuovi padiglioni fieristico-espositivi e all’ammodernamento degli immobili esistenti.
I conti di Firenze Fiera sono migliorati
Firenze Fiera è una società piccola ma strategica che sta cercando un partner industriale per avere liquidità, mettere in sicurezza i conti e progettare lo sviluppo dopo anni difficili. Il 2022 si è chiuso in rosso (4,2 milioni di perdita su 13,6 milioni di fatturato), mentre il primo semestre 2023 ha visto un utile di due milioni con un fatturato di 13 milioni. La previsione è di arrivare a 17,2 milioni di ricavi.
Un’unione era sfumata prima della pandemia
Fiera Milano già l’anno scorso aveva avviato un dialogo con Firenze Fiera per una collaborazione nel settore congressuale; Fiere di Parma si è rafforzata da poco (nel marzo scorso) con l’ingresso nel capitale col 18,5% proprio di Fiera Milano; Pitti Immagine è la società fiorentina che organizza le fiere della moda (tra cui Pitti Uomo), profumi (Fragranze), food (Taste) e danza (Danzainfiera), e ha diversi soci in comune proprio con Firenze Fiera visto che fa capo all’associazione Cfmi-Centro di Firenze per la moda italiana formata da Camera di commercio di Firenze, Città Metropolitana e Comune di Firenze, Regione Toscana, Sistema Moda Italia e categorie economiche. L’unione tra Pitti Immagine e Firenze Fiera, sfumata prima della pandemia, potrebbe dunque tornare d’attualità.
Silvia Pieraccini