Almeno 7 milioni di euro, con la possibilità di arrivare a 10: è il totale delle risorse per le erogazioni 2025 della Fondazione Mps, in calo rispetto al 2024 (12 milioni), secondo quanto previsto dal documento programmatico previsionale 2025 della Fondazione Mps, elaborato dalla Deputazione amministratrice sulla base delle linee di indirizzo pluriennali deliberate a fine settembre scorso dalla Deputazione generale. Sta nel sostegno a progetti pluriennali la possibilità di incremento rispetto ai 7 milioni fissati dal Dpp, che ruota attorno a tre programmi: cultura, identità e turismo; società inclusiva; ricerca e sviluppo territoriale, con “l’obiettivo trasversale di favorire la crescita del capitale sociale ed umano, tesa all’innovazione per uno sviluppo sostenibile del territorio”.
Verso i 30 anni dalla nascita della Fondazione
Sarà garantita continuità ai percorsi di sviluppo di progetti storici come la Fondazione Accademia musicale Chigiana, Vernice progetti culturali, che proseguirà nella realizzazione di iniziative per la valorizzazione del patrimonio artistico della Banca Mps, così come permane la forte attenzione alla ricerca scientifica con il sostegno ai progetti di sviluppo della Fondazione Tls. Nel 2025 spazio anche alla ricorrenza dei trent’anni della nascita della Fondazione, con momenti di riflessione e di ‘restituzione’, aperti e condivisi con la comunità, sulle attività passate e sulle possibili strategie future dell’ente.
Due dei 7 milioni del Dpp, che rappresentano l’1,2% del patrimonio netto contabile relativo all’esercizio 2023, saranno destinati al programma ‘Cultura, identità, turismo’; 900mila euro andranno al programma ‘Società inclusiva’, 3,2 milioni a ‘Ricerca, sviluppo territoriale’ ed infine 900mila euro a ‘Fondi operativi’. “E’ il nostro impegno minimo”, ha puntualizzato il presidente Carlo Rossi. “Ricordo che però negli scorsi anni questi target economici che ci siamo posti sono stati superati”, ha aggiunto, e dunque “dovremmo essere vicini ai 10 milioni di euro”. Per il presidente della Fondazione ci sarà “maggiore attenzione” verso le residenze per anziani non autosufficienti, per le quali “valuteremo investimenti che potrebbero essere fatti con soggetti pubblici”. Dall’altro lato ci sono i giovani “come gli studenti delle quarte e delle quinte superiori – ha aggiunto Rossi -, dobbiamo trovare il modo di valorizzarli perché sono risorse del nostro territorio”.
La quota in Banca Mps non crescerà
In un momento di grande effervescenza per gli assetti futuri di Banca Mps, la Fondazione senese – che ormai detiene una quota ridotta (intorno allo 0,4%) della sua storica conferitaria – mantiene il proposito di non incrementare la propria partecipazione. “Non è certamente all’ordine del giorno”, ha ribadito Rossi, spiegando che “siamo molto contenti di quello che sta facendo la Banca” ma un incremento “non è all’ordine del giorno, anche perché a questi prezzi forse non è nemmeno più remunerativo”. Stessa posizione era stata dichiarata da Giovanni Azzone, presidente della Fondazione Cariplo. L’ipotesi di cui si parla al momento è che il Mef possa procedere al collocamento di un nuovo 10% di azioni Bmps subito dopo la presentazione della trimestrale, fissata per l’8 novembre: il ministro Giorgetti aveva preannunciato l’operazione entro fine 2024.
Leonardo Testai