Il campo prove Centria ad Arezzo
L’Enea, ente di ricerca pubblico, sperimenterà ad Arezzo, nel campo prove di Centria (Gruppo Estra), la tenuta della rete di distribuzione del gas metano al passaggio di una miscela gas-idrogeno. L’idrogeno sarà aumentato progressivamente – dal 2% al 5% fino al 10% nella prima fase – per poi crescere ancora nella seconda fase . “Grazie ai test sarà possibile caratterizzare la miscela e verificare la capacità e l’affidabilità della rete di distribuzione”, afferma un comunicato.
Accordo Enea-Centria (Gruppo Estra)
La collaborazione si fonda su un accordo sottoscritto da Enea e Centria, società di distribuzione del Gruppo Estra che opera in sette regioni con 5.960 chilometri di reti di proprietà e 397mila clienti finali. L’intesa prevede che Enea utilizzi la rete gas del campo prove di Centria e uno specifico know-how per lo svolgimento delle attività sperimentali con le miscele, “contribuendo al processo di transizione energetica, nel segno della sostenibilità e della tutela dell’ambiente nel nostro Paese”, si afferma. Il campo prove è stato selezionato a livello nazionale da Enea – spiega Centria – per le sue caratteristiche, sia in termini di replicabilità delle diverse tipologie di reti e apparati che di applicabilità di stringenti protocolli di sicurezza, in grado di garantire elevati standard di affidabilità. Alle attività sperimentali parteciperà anche l’Università di Firenze, in qualità di partner.
Progetto sperimentale unico in Italia
“Ringraziamo Enea per averci scelti nell’ambito di un progetto sperimentale unico in Italia e che potrà aprire nuove frontiere nell’uso di miscele tra gas naturale e idrogeno per la rete di distribuzione energetica italiana”, ha sottolineato Riccardo Matteini, amministratore delegato di Centria.
Si valutano i pericoli di trasporto e di uso dell’idrogeno
“Con l’accordo sottoscritto con Centria, vogliamo consolidare la condivisione delle nostre competenze ed esperienze – afferma Giorgio Graditi, direttore generale Enea – per sviluppare e sperimentare nuove tecnologie e prodotti mirati a favorire la penetrazione del vettore idrogeno nei diversi settori applicativi, anche attraverso la sua miscelazione con il gas naturale”. L’obiettivo del test è fornire risposte sui pericoli connessi al trasporto e all’uso dell’idrogeno, per assicurarne la corretta gestione e aiutare la definizione di nuovi standard normativi.
Silvia Pieraccini