Un progetto verde per ridurre l’estrazione di prodotti fossili destinati alla produzione di plastica vergine e ridurre le emissioni di CO2. Per questo sistema innovativo ideato dalla società lucchese Selene Spa, leader nella produzione di imballaggi plastici flessibili per uso industriale, la banca Intesa Sanpaolo ha erogato un finanziamento di 2,5 milioni di euro, con provvista messa a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti (BEI).
La produzione sarà basata sul riciclaggio del granulo di polietilene
Il progetto finanziato è finalizzato allo sviluppo dell’impianto per la produzione di imballi industriali basato sul riciclaggio del granulo di polietilene. Il finanziamento erogato rientra nella linea di soluzioni ideate da Intesa Sanpaolo per sostenere investimenti che mirano al raggiungimento di obiettivi di neutralità climatica o integrazione in un processo di economia circolare, in linea con quanto espresso dallo European Green Deal. L’azienda, già da diversi anni impegnata in un percorso volto a ridurre l’impatto ambientale dei propri processi produttivi, ha adottato un modello di economia circolare per prolungare il ciclo di vita dei prodotti valorizzando i rifiuti plastici.
Nascerà un impianto innovativo per ripulire il materiale di recupero
Grazie al finanziamento concesso da Intesa Sanpaolo, Selene Spa migliorerà ulteriormente questo processo, attraverso il perfezionamento di un innovativo impianto di produzione di granulo di polietilene riciclato che, mediante appositi procedimenti di disinchiostrazione del materiale di recupero, permetterà di ottenere un granulo di qualità paragonabile a quella del polimero vergine. In questo modo l’azienda potrà anche rispondere alla crescente domanda di mercato indotta dall’introduzione delle nuove normative europee a favore del riutilizzo di plastica rigenerata.
L’azienda ha ridotto fino ad oggi il 30% di emissioni di CO2
Valter Severini, Presidente e Ceo Selene spiega: “Miriamo a una riduzione della produzione di rifiuti attraverso il riciclo. Grazie all’impianto di Santa Margherita, produciamo gran parte dei nostri imballaggi integrando il riciclo e riutilizzo di materie prime-seconde derivanti da imballaggi in plastica usata, contribuendo ad uno sviluppo sostenibile dell’economia. Lo sforzo è minimizzare l’immissione di CO2 nell’atmosfera e oggi siamo riusciti a ridurre del 30% questo impatto”. Tito Nocentini, Direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo aggiunge: “Affiancare le imprese che investono nella crescita sostenibile e negli obiettivi Esg come Selene Spa, è per noi una responsabilità. Abbiamo studiato finanziamenti dedicati e soluzioni basate su criteri di premialità per accompagnare le nostre imprese nella crescita e nella transizione green e digitale. Un processo di trasformazione ormai indispensabile per potersi proiettare in un mercato interno ed estero sempre più competitivo”. (sg)