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24 luglio 2024

Balneari, passa la nuova legge regionale sulle concessioni

La modifica alla 31/2016 prevede un equo indennizzo (da stabilire) per gli uscenti, ma c’è il rischio di una impugnazione.

Leonardo Testai

Cambia lo scenario – salvo impugnazioni da Roma – per i balneari toscani: il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la nuova normativa sulle concessioni demaniali marittime. L’atto modifica la legge regionale 31/2016 che disciplinano alcuni criteri e condizioni alle quali i 34 Comuni costieri devono attenersi nell’espletare, nel quadro della normativa statale di riferimento, le procedure comparative per l’assegnazione delle concessioni per finalità turistico ricreative.

Nel luglio 2017 la Corte Costituzionale aveva annullato, a seguito dell’impugnazione del Governo, la parte della 31/2016 che stabiliva il diritto a un indennizzo, pari al 90% del valore dell’azienda, per il gestore dello stabilimento balneare che avesse perso la concessione a seguito dell’asta bandita dal Comune. Per la Consulta, tale previsione violava la competenza esclusiva statale in materia di tutela della concorrenza, influendo sulle possibilità di accesso al mercato.

Le modifiche alla legge, secondo l’illustrazione effettuata in aula dal presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Gianni Anselmi (Pd), introducono la previsione del riconoscimento di un equo indennizzo (ancora da stabilire), da corrispondere al concessionario uscente da parte del concessionario subentrante, contemperando il principio di tutela della concorrenza con quello della salvaguardia degli investimenti effettuati dalle imprese già concessionarie. La nuova legge, secondo Anselmi, si inserisce in un contesto normativo diverso da quello del 2017, in virtù dei principi sanciti dalla legge 118/2022; e le previsioni relative al riconoscimento dell’indennizzo sono qualificate come recessive nei confronti di un’eventuale successiva disposizione con cui lo Stato dovesse intervenire nel merito.

La legge spacca l’opposizione: la Lega vota sì

Sul provvedimento, in Consiglio, si è compattata la maggioranza che sostiene la giunta di Eugenio Giani e si è spaccata l’opposizione. La proposta di legge è stata infatti approvata con 30 voti favorevoli (Pd, Italia Viva e Lega), 3 voti contrari (Movimento 5 stelle e Forza Italia) e 6 voti di astensione (Fratelli d’Italia e gruppo Misto – Merito e Lealtà). Secondo Marco Stella (Forza Italia) “non è vero che le risorse sono scarse, sono ingiuste le aste, è ingiusto l’indennizzo, la legge è priva di senso logico e verrà impugnata”. Per Massimiliano Baldini (Lega) invece “non sfuggono i dubbi sulla costituzionalità del provvedimento”, ma “d’altra parte ci vuole il coraggio di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, anche da parte del presidente del Consiglio”.

Più semplicemente, sostiene l’assessore regionale al Turismo Leonardo Marras, “la Regione ha compiti di coordinamento e cerca di venire in soccorso ai Comuni in vista della scadenza definitiva fissata al prossimo 31 dicembre. Noi cerchiamo di tutelare la qualità dei servizi e le nuove norme sono già state utilizzate da un terzo delle imprese delle circa 900 esistenti in Toscana. A settembre si può aprire una prospettiva per una serie di nuovi investimenti. Questa è una legge non risolutoria, ma avremo messo al riparo le piccole imprese facendo il nostro dovere. Si deve rimproverare ai vari governi di non affrontato la vicenda in passato”.

Confcommercio e Confesercenti, balneari soddisfatti

Soddisfatti i balneari di Sib-Confcommercio Toscana, “grati alla Regione Toscana – commenta il presidente Alberto Nencetti – di questo primo passo per la tutela del nostro lavoro, dei nostri occupati e dell’indotto. Siamo consapevoli che la competenza a riformare il settore spetta allo Stato e non cesseremo di chiedere una legge nazionale che possa garantire finalmente stabilità ai nostri imprenditori”. Per il presidente di Fiba Confesercenti Toscana, Simone Guerrini, “adesso è importante che nei prossimi 45 giorni siano indicate le linee guida per definire l’equo indennizzo” a favore dei balneari, “che è molto importante perché dà finalmente dignità alle nostre imprese, riconoscendone il valore commerciale e questa è una questione basilare”.

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Leonardo Testai

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