21 agosto 2024

Logo t24
Il quotidiano Economico Toscano
menu
cerca
Cerca
Top Aziende

18 luglio 2024

Bilancio regionale 2023, raffica di rilievi della Corte dei Conti

La Sezione regionale, nel giudizio di parifica, evidenzia criticità relative all’indebitamento e alla gestione delle partecipate.

Leonardo Testai

Un uso improprio del fondo sanitario, una carente programmazione degli investimenti, un’insufficiente razionalizzazione delle partecipate. Ma anche ritardi nell’utilizzo del Pnrr e dei fondi strutturali Ue, un’elevata esposizione debitoria, e criticità per quanto riguarda la gestione del personale degli enti. La Sezione regionale di controllo della Corte dei conti ha parificato il rendiconto della Regione Toscana per l’esercizio 2023, rilevando la generale regolarità delle poste contabili. Ma i magistrati, così come negli anni scorsi, hanno messo in evidenza una notevole serie di rilievi.

Criticità per i mutui della sanità

In primo luogo, non sono stati ammessi alla parifica 35 milioni di oneri di ammortamento di mutui, contratti dalla Regione, iscritti impropriamente, secondo i magistrati, nel perimetro sanitario, e finanziati con le entrate del fondo sanitario dedicato ai Lea. Particolarmente critico, per la Sezione regionale della Corte dei Conti, continua ad essere l’onere di ripiano delle perdite del Servizio sanitario che grava sul bilancio regionale, “e che rischia di comprometterne il complessivo equilibrio finanziario”. Sono di 72,51 milioni le perdite del Servizio sanitario regionale del 2022, ripianate con risorse regionali proprie nel 2023; e superiori a 250 milioni si profilano le perdite del Servizio sanitario del 2023, che la Regione ha deciso di coprire nel 2024 mediante le maggiori entrate attese dalla manovra fiscale.

Più in generale, la gestione finanziaria registra entrate e spese di competenza pari, rispettivamente, a 14,65 miliardi e a 14,20 miliardi, e si chiude con un risultato di amministrazione formale che presenta un saldo positivo di quasi un miliardo, in crescita rispetto ai valori, sempre positivi, registrati dal 2020. La parte disponibile, tenuto conto delle quote accantonate e vincolate, rimane in disavanzo di 1,2 miliardi, con una riduzione di 200 milioni sul dato del precedente esercizio. Risulta in crescita l’indebitamento a carico della Regione, che raggiunge un’incidenza di 570 euro per abitante, e che a giudizio della Corte dei Conti presenta margini sempre più ristretti per garantire il finanziamento di nuove spese di investimento.

“La programmazione degli investimenti è carente”

I magistrati hanno preso atto, con apparente soddisfazione, dell’approvazione del Prs 2023-25. Piano regionale di sviluppo che però, osservano, “rimane invece piuttosto vago nell’individuazione delle relative fonti di finanziamento, indicate in modo generico e pertanto suscettibili di future rimodulazioni in ragione delle risorse disponibili; circostanza questa che denota, già in questa fase, una carenza nella capacità di programmazione, soprattutto degli investimenti, che si riscontra anche nella successiva gestione e nella rendicontazione, coinvolgendo l’intero ciclo del bilancio regionale”. E anche la Nota di aggiornamento al Def regionale, si legge nella relazione stilata dalla Sezione regionale di controllo, “non appare tuttavia esaustiva nell’individuare le fonti di finanziamento delle spese dei progetti che hanno dovuto scontare, tra l’altro, gli effetti delle rimodulazioni disposte con la manovra finanziaria”.

I dolori delle partecipate

Altro capitolo dolente – ma è ormai una consuetudine – è la parte dedicata alle partecipate. La Sezione regionale a tal proposito esprime “perplessità sulle scelte allocative della Regione, anche in merito alla volontà di mantenere in portafoglio tutte le partecipazioni”, cosa che “determina al contempo immediati impatti sul bilancio regionale”. L’accantonamento per il fondo perdite delle società partecipate, notano i magistrati, ammonta, nell’esercizio 2023 a 19,96 milioni di euro: sebbene sia sensibilmente più basso rispetto ai 26,96 milioni dell’anno precedente, rimane l’indicatore di una consistente perdita attesa, a dispetto dello sforzo di Palazzo Strozzi Sacrati per far dimagrire il comparto.

“L’attività di razionalizzazione del portafoglio societario – si legge nella relazione -, imposta annualmente dal Testo unico società partecipate, appare contenuta, anche a dispetto di prestazioni evidentemente non soddisfacenti sotto il profilo economico e a fronte di più società che svolgono attività in settori analoghi”. Per la Sezione regionale di controllo “l’impegno della Regione appare al momento più orientato a sanare il portafoglio attuale, anche nei casi in cui le condizioni suggerirebbero una desistenza, che proiettato verso un’azione organica e strategica che solleciti l’intero patrimonio societario e funga da volano per il territorio”, dunque “la razionalizzazione assume spesso un carattere formale – si legge ancora – e consiste in operazioni che non orientano adeguatamente le sorti delle società partecipate ma si risolvono in un accompagnamento prolungato tanto quanto il corso della crisi”.

Giani: “La Corte dei Conti ci promuove”

Il presidente della Regione Eugenio Giani prova a vedere il bicchiere mezzo pieno, rappresentato dalla ‘bollinatura’ della Corte dei Conti, e dal riconoscimento della riduzione del disavanzo regionale. “Pur permanendo aspetti su cui la Corte dei Conti solleva delle criticità – ha commentato – per quello che riguarda la sanità, gli aspetti relativi alle partecipate, una maggiore velocità sugli investimenti del Pnrr, è un bel giudizio sulla capacità di corrispondere i nostri programmi alla modalità con cui con correttezza viene sviluppato l’azione del bilancio: per la Regione è un ‘promosso’ alla fine dell’anno scolastico”.

In quanto agli oneri di ammortamento per gli investimenti “che la Corte dei Conti ci chiede di addebitare al bilancio ordinario invece che al bilancio sanitario – sostiene Giani -, si tratta di 17 milioni e mezzo”, per cui “abbiamo già previsto l’inserimento nella delibera di assestamento, e quindi di rendiconto del 2023, che approveremo in Consiglio regionale il 24 luglio; e per quanto riguarda l’anno in corso, la stessa cifra nella variazione di bilancio che abbiamo a settembre”.

Autore:

Leonardo Testai

Potrebbe interessarti anche

Articoli Correlati


Territorio

20 agosto 2024

Livorno e Grosseto, dati positivi, scenari in bilico

Leggi tutto
Territorio

19 agosto 2024

Aree idonee alle rinnovabili, si parte (con un tavolo tecnico regionale)

Leggi tutto
Territorio

19 agosto 2024

La tax credit mette in crisi il cinema in Toscana

Leggi tutto

Hai qualche consiglio?

Scrivi alla nostra redazione

Contattaci